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Non ci saranno dei veri e propri ristori per le attività commerciali di via XX Settembre che potranno essere penalizzate dal cantiere previsto da gennaio, ma sconti sulle imposte e tasse comunali sì. Lo ha precisato ieri l'assessora ai Tributi Maria Luisa Ceni nell'incontro al Teatro Camploy con i commercianti e le associazioni di categoria. Dal 6 gennaio infatti partirà un cantiere molto impattante lungo via XX Settembre per rifare fognature e acquedotto le cui condotte hanno olter 120 anni e per predisporre il manto stradale e i sottoservizi al passaggio del filobus.
Gli scavi, come spiega il Comune, saranno profondi 5 metri, non poco e per esempio molti residenti sono preoccupati per le loro case che sono storiche o anche solo vecchie e potrebbero soffrire le vibrazioni. Il cantiere non bloccherà del tutto la lunga via XX Settembre che misura circa 800 metri, ma è stato messo a punto un piano dei lavori che farà proseguire il cantiere con step di 200 metri. Pertanto nelle zone non interessate da questi 200 metri di lavori, la circolazione potrà comunque essere garantita anche se limitata e i marciapiedi resteranno percorribili.
Ma per esempio è emerso, nel corso di questo incontro al Teatro Camploy con l'assessore Sandrini, il sindaco Damiano Tommasi, il presidente di circoscrizione Dalai, tecnici e categorie economiche (Torluccio per Confesercenti e Caldana per Confcommercio), che via San Vitale per un periodo limitato di tempo sarà a doppio senso di marcia, anche se molto stretta. Ma molte valutazioni sono ancora in corso: per esempio si deve capire se lavori ai sottoservizi sono necessari anche nelle strade limitrofe come via Cantarane o via Campofiore; se anche in queste strade sarà rivoluzionata la viabilità con sensi di marcia invertiti per consentire di andare dall'università verso Porta Vescovo.
«Abbiamo chiesto al comune tavolo di concertazione per affrontare le criticità che possono emergere da chi lavora sul territorio», riferisce il direttore di Confesercenti, Alessandro Torluccio. «Le preoccupazioni principali riguardano i parcheggi per utenti, commercianti e residenti, e stiamo già lavorando con il Comune per individuare aree idonee. Chiederemo inoltre l’esposizione di tabelle sul cantiere per spiegare come transitare, chi potrà farlo e con quali modalità. L’amministrazione ha inoltre invitato a proporre attività ed eventi per far vivere il territorio, come avvenuto con il Tocatì e altre iniziative, e aumentare così anche la visibilità stessa del cantiere. La modifica già effettuata sul regolamento comunale consente infine l’abbattimento delle imposte comunali con riscontri diretti sul pagamento di Tari, Imu o imposte sulla pubblicità». Se l’Imu sarà abolita solo per i rari casi in cui i proprietari degli immobili siano anche i gestori degli esercizi commerciali, e anche le imposte sulla pubblicità si contano sulle dita di una mano, l’abbattimento di cui beneficeranno principalmente gli esercenti sarà quello sulla Tari.
Il presidente di Confesercenti Verona, Paolo Bissoli, parla della categoria e dei giovani, sfiduciati dai costi e dall'eccessiva burocrazia. Nonostante questo, c'è voglia di fare impresa.
All’interno della 20esima Settimana Veronese della Finanza, Focus Verona Economia, in onda su Radio Adige TV, ha ospitato Paolo Bissoli, presidente di Confesercenti Verona. L’intervista condotta da Matteo Scolari ha trattato temi legati alle difficoltà e opportunità delle piccole imprese, con un particolare focus sull’impatto dell’inflazione, la burocrazia e il ricambio generazionale.
Presidente Bissoli, cominciamo parlando di inflazione. Molte piccole attività hanno visto un aumento dei costi delle materie prime e delle tasse. Quanto ha inciso questo aumento sulle imprese e come stanno affrontando la situazione?
È un contesto difficile. Le materie prime continuano a crescere, così come le tasse, seppur di poco. Il problema è che, mentre tutto cresce, gli stipendi rimangono più o meno gli stessi. Ci sono famiglie che faticano a riempire il carrello della spesa. Anche i piccoli negozi sentono questa difficoltà: il costo della merce è aumentato, e dopo ore di lavoro vedono pochi risultati nel cassetto. Per questo motivo molte attività chiudono o vorrebbero chiudere, nonostante le speranze di vedere un miglioramento.
E per quanto riguarda la burocrazia? Avete spesso lamentato questo aspetto, soprattutto in relazione alle nuove aperture di negozi.
È un altro grande ostacolo. La burocrazia è spaventosa, e se aggiungiamo il problema degli affitti, la situazione diventa ancora più complessa. Chi ha investito in locali vuole ovviamente rientrare delle spese, ma trovare il giusto equilibrio è difficile. Abbiamo notato che molte attività vengono aperte da persone non italiane, probabilmente perché disposte a fare qualche sacrificio in più rispetto ai nostri giovani in termini di presenza e ore lavorative.
Parlando proprio di giovani, come si può rendere accattivante l’imprenditoria ai loro occhi? E come si può incoraggiarli ad aprire un’attività?
È vero, i giovani oggi fanno fatica a mettersi in gioco. Aprire un’attività richiede molti soldi, e spesso devono contare sulla famiglia per iniziare. Il problema principale è la mancanza di grinta: vedo pochi giovani con la volontà di fare sacrifici. Alcuni, come quelli che frequentano le scuole alberghiere, non sfruttano nemmeno l’opportunità di lavorare in ristoranti e bar per fare esperienza, magari d’estate. Serve più impegno.
A livello di formazione e supporto economico, cosa offre Confesercenti ai giovani imprenditori?
Noi forniamo formazione, ma è importante essere seri e rispettare gli impegni presi con le banche. Se non si rispettano questi impegni, le conseguenze si pagano per tutta la vita. Molti giovani si scoraggiano non solo per la mancanza di soldi, ma anche per la burocrazia, come dicevo. Noi facciamo del nostro meglio per aiutarli, ma non è sempre facile. A volte siamo costretti a dire loro di fermarsi, per evitare che accumulino debiti insostenibili.
Cambiando argomento, siete organizzatori di eventi importanti, tra cui “Le Piazze dei Sapori”. Qual è il loro impatto sul turismo e sull’imprenditoria locale?
Le Piazze dei Sapori è un evento di grande successo che organizziamo ogni anno. È un’occasione per dare visibilità alle imprese e attrarre un pubblico giovane. Negli anni abbiamo visto molte startup emergere proprio grazie a queste manifestazioni. L’ultima edizione è stata un grande successo, tanto che altre città ci hanno chiesto di replicare l’evento.
Con l’avvicinarsi del Natale, ci saranno novità per i mercatini di Natale a Verona?
Stiamo lavorando a nuove idee, ma vedremo cosa succederà con la scelta del Comune di Verona di spostare la manifestazione dal centro storico a Via Pallone, già a partire da quest’anno. Gli operatori storici ci sono ancora, hanno dato conferma, ma il commercio si sposta dal suo luogo tradizionale e dobbiamo fare attenzione. Il nostro slogan è “Dove vive il commercio, vive la città”. Quindi, se il commercio si sposta, anche la città ne risente.
Vedi l'intervista di VeronaEconomia.it in formato video https://youtu.be/Ooraqg0fSMU a cura di Verona Network
E' partito cinque anni fa come esperimento, oggi è diventato un format registrato che viene esportato in tutta Italia. Dall’idea di Tiziano Meglioranzi, presidente della Corporazione Esercenti Centro Storico, alle piazze di tutta Italia, "Balconscenico", il Festival della musica a naso all’insù, è giunto quest'anno alla sua quinta edizione veronese e si prepara ad incantare abitanti e turisti per quattro fine settimana di seguito: il 28 settembre, il 5, il 19 ed il 26 ottobre.
La direzione artistica è curata da Marianna D’Ardes e gli spettacoli, completamente gratuiti, inizieranno alle ore 17 con una durata di circa un paio d’ore. I balconi dai quali si esibiranno gli artisti con le loro performance, sono localizzati tra via Nizza, piazza Bra, corso Porta Borsari, corso Santa Anastasia, via Arche Scaligere, via Leoni, piazzetta Bra Molinari e piazzetta XIV novembre. Ad allietare l’ambiente con musiche rock, classiche, jazz e vocalizzi d’autore, un cartellone di giovani artisti, molti usciti dal Conservatorio di Verona, noti al pubblico più e meno giovane.
Anche quest’anno, a finanziare l’iniziativa ritenuta strategica per la città, sono intervenute alcune aziende del territorio che fanno del supporto alle iniziative di valorizzazione di Verona una mission imprescindibile: Latteria Paradiso, Mala Coda brewing, Lartotecnica, Valorplan, Riseria La Pila e Prosystem, ed infine il supporto di Confesercenti Verona. «Cultura, musica e attività di alto livello nel centro storico - spiega Alessandro Torluccio direttore generale di Confesercenti - sono la chiave per favorire turismo di qualità e la nostra associazione da tempo supporta attività che vanno in questa direzione».
Sul sito www.balconscenicoverona.com sono disponibili tutte le informazioni sull’evento.
E' stato firmato il decreto di circolazione sull'Autostrada A22 del Brennero nel tratto da Vipiteno-Brennero fino al confine di Stato per gli automezzi di peso superiore a 7,5 tonnellate nei giorni 3 - 4 - 5 e 26 ottobre 2024. Per visionare gli orari di divieto alla circolazione, si faccia riferimento al decreto allegato.
Confesercenti Verona annuncia con orgoglio l’ampliamento del prestigioso elenco dei prodotti a Denominazione Comunale (DE.CO.), con l’introduzione di due nuove eccellenze che rappresentano il cuore della tradizione e dell’identità gastronomica veronese. Prodotti che hanno visto il loro riconoscimento attraverso il lavoro di squadra coordinato da Confesercenti e Comune di Verona. Ai cinque prodotti già riconosciuti: Pearà, Gnocchi, Renga, Pastisada de Caval, Nadalin, oggi si aggiungono nuove specialità, rafforzando il legame tra cultura, territorio e la promozione turistica della città.
Con deliberazione del Consiglio comunale nel dicembre 2011 il Comune di Verona aveva approvato il “Regolamento per la tutela e la valorizzazione delle attività agroalimentari tradizionali locali- Istituzione della De.Co. (Denominazione Comunale)” con il quale sono stati istituiti la De.Co. (acronimo di “Denominazione Comunale”) e il registro dei prodotti tipici del territorio, denominato “Registro De.Co.”.
La denominazione DE.CO. è un marchio che identifica e tutela i prodotti tipici locali, riconosciuti per la loro storia, tradizione e profondo legame con il territorio di origine. Questo strumento rappresenta un modo concreto per valorizzare le tipicità culinarie di Verona, garantendo al contempo qualità e autenticità ai consumatori.
Con l'introduzione di queste due nuove eccellenze, rif. delibera della Giunta Comunale del 23 luglio 2024, Verona conferma il suo impegno nel sostenere la ristorazione locale e nel promuovere il turismo enogastronomico, offrendo a cittadini e visitatori l’opportunità di scoprire e gustare sapori unici e autentici. La varietà e la qualità dei prodotti DE.CO. arricchiscono l’offerta culinaria veronese, contribuendo a far conoscere le tradizioni locali a un pubblico sempre più vasto.
Le nuove eccellenze DE.CO.:
- Risotto all’Amarone della Valpolicella: per la prima volta un prodotto identitario del nostro territorio vede uniti quali promotori della registrazione del piatto Risotto all’Amarone della Valpolicella, la Confesercenti di Verona (l’associazione di rappresentanza dei ristoratori), il Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella, il Consorzio di Tutela della I.G.P. Riso Nano Vialone Veronese e alcuni ristoranti già riconosciuti quali Ristoranti Tipici del Comune di Verona, Caffé Monte Baldo, Ristorante al Calmiere e Trattoria Pane e Vino.
Il risotto all’Amarone è una ricetta tradizionale veronese dal gusto avvolgente e corposo preparato con ingredienti di ottima qualità provenienti dalla zona di Verona. Il riso utilizzato è il Vialone Nano IGP coltivato nella Pianura veronese sfumato con l’Amarone della Valpolicella DOCG, il più conosciuto vino veronese rosso prodotto nella Valpolicella. Per ultimo, a sintesi di sapori e territori si manteca il risotto con del formaggio di latte vaccino fatto nella montagna veronese. La ricetta è gluten free e vegetariana, in grado di cogliere al meglio i gusti e le preferenze dei tanti visitatori, italiani e stranieri, in arrivo nella città di Verona, insomma un piatto 100% inclusivo. - Broccolo di Novaglie: il prodotto oggetto della richiesta di riconoscimento da parte della Confesercenti di Verona (l’associazione di rappresentanza dei ristoratori) vede la controfirma degli organizzatori della manifestazione "Sagra del Brocolo" a Novaglie, iniziata nel 1933 e diventata un simbolo storico di questo ortaggio, evidenziando il suo valore come patrimonio culturale e gastronomico per la comunità di Verona, è un evento di notevole rilevanza storica e locale, che si svolge annualmente il fine settimana che precede la Pasqua. Organizzata dalla Parrocchia Santa Maria Maddalena di Novaglie, dal Comitato del Broccolo di Novaglie e dal Circolo Noi Cesare Raveani. Il “Broccolo di Novaglie” è una pianta erbacea annuale simile al cavolfiore e presenta un'infiorescenza centrale, o fiore, globosa e ben sviluppata di colore bianco o bianco-gialliccio a seconda dell’epoca di raccolta, precoce o tardiva. L’infiorescenza finale è mediamente compresa tra i 10-15 cm di diametro, con una struttura “a fioretti” strettamente vicini gli uni agli altri, pressoché uniforme. Nella maggior parte degli esemplari foglie e fiore insieme raggiungono un peso superiore al kg.
Il Broccolo di Novaglie rientra già nei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Regione del Veneto così come previsto dal D.Lgs. 30 aprile 1998, n. 173.
Il Direttore di Confesercenti Verona, Alessandro Torluccio, ha dichiarato: "La valorizzazione dei prodotti tipici è fondamentale per il mantenimento delle nostre tradizioni e per promuovere Verona come meta turistica d'eccellenza. Le denominazioni comunali DE.CO. rappresentano un ponte tra passato e presente, e ogni prodotto racconta una parte della nostra storia, per questo Confesercenti è da sempre attenta a questo tema."
Questa iniziativa si inserisce in un più ampio progetto di promozione turistica che mira a far conoscere Verona non solo per le sue bellezze storiche e culturali, ma anche per la sua ricca tradizione enogastronomica. La DE.CO. diventa così un veicolo di promozione del territorio, capace di attrarre visitatori e di sostenere le attività della ristorazione locale.
Alla conferenza stampa in municipio hanno partecipato l'Assessore alle Attività Produttive del Comune di Verona Italo Sandrini, il consigliere della Circoscrizione 8^ Marco Guglielmi, il direttore di Confesercenti Alessandro Torluccio, Alberto Squaranto del Comitato Sagra del Broccolo di Novaglie, Christian Marchesini del Consorzio Tutela Vini Valpolicella, Filippo Sissi del Consorzio IGP Vialone Nano, il referente Fiepet Confesercenti Verona Simone Vesentini in rappresentanza dei ristoratori veronesi. Per un assaggio del risotto de.co. e per un brindisi ha portato un saluto il Sindaco di Verona Damiano Tommasi.
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