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TabellaGiochiProibiti

Si pubblica la nuova tabella dei Giochi Proibiti predisposta ed approvata dal Sig. Questore di Verona e vidimata dal Comune di Verona, in ottemperanza alle disposizioni di cui all’art. 110 del T.U.L.P.S. (R.D. 18 giugno 1931, n. 773) e successive modificazioni, al fine di darne massima diffusione.

2023 08 Camara e Torluccio attestato di benemerenza

Una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche (ANIOC) – Delegazione di Verona, è giunta in visita presso la Confesercenti provinciale di Verona per consegnare un attestato di benemerenza per l’impegno profuso dal vicepresidente e dal direttore nel contrasto all’emergenza epidemiologica che ha colpito il Paese nel 2020.
ANIOC è un’organizzazione apartitica e senza lucro a carattere nazionale che comprende coloro che hanno ricevuto tale riconoscimento dagli ordini cavallereschi del mondo e della Repubblica Italiana.

Ricevendo l’attestato di benemerenza il vice presidente di Confesercenti Verona Alex Camara ha spiegato: “è stata una pagina difficile della nostra storia di cittadini, di imprenditori e di rappresentanti delle istituzioni ma fin dalle prime fasi di contrasto all’emergenza Covid-19, ci siamo messi a disposizione per supportare e far ripartire le piccole attività commerciali che si sono confermate l’anello di congiunzione per il bene del Paese”.

A conclusione della visita, il presidente Giuliano Luigi Bissolo ed il delegato Adelino Fasoli, responsabile del Gruppo Volontari Operatori DAE della delegazione scaligera insieme alla responsabile di segreteria Irene Valente, hanno consegnato anche al direttore generale di Confesercenti Verona Alessandro Torluccio il prestigioso attestato di merito dell’ANIOC “per l’impegno profuso in una pagina triste della storia della Nazione (Covid-19).”
Il direttore nel ringraziare i delegati ANIOC ha spiegato: “Il conferimento di questa benemerenza rappresenta una prova tangibile della propensione di Confesercenti al bene delle imprese e al senso di comunità, un’associazione che opera quotidianamente a favore della collettività ed è con grande emozione che ricevo questa pergamena ringraziando tutto il personale della struttura che ha dimostrato ancora una volta che insieme si può fare tanto”.

Nel corso dell’incontro sono state citate alcune delle attività promosse sul territorio a favore della comunità scaligera, tra le quali la ricerca di mascherine e guanti da distribuire gratuitamente agli operatori delle attività economiche che secondo i DPCM erano aperti per il fabbisogno alimentare della popolazione, la riapertura in sicurezza dei mercati rionali attraverso l’utilizzo di steward, la consegna alle case di cura di materiale sanitario per affrontare l’emergenza che ha visto molti anziani colpiti. Infine, il supporto tecnico per la lettura e traduzione dei DPCM alle imprese oltreché la compilazione di domande di richiesta dei sussidi previsti dalla normativa vigente e, ancora più importante, il supporto psicologico e morale agli stessi imprenditori che si trovano in un momento della loro carriera lavorativa con difficoltà senza precedenti.

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Con decorrenza 1° luglio 2023, l’Agenzia delle Entrate ha reso obbligatorio il cambio di stato del registratore telematico in modalità FUORI SERVIZIO, qualora si attui un periodo di inutilizzo del registratore di cassa superiore ai 12 giorni (ad esempio, chiusura per ferie ecc…). Vediamo insieme come gestire tale adempimento.

Con provvedimento n. 15943 del 18 gennaio 2023 l’Agenzia delle entrate ha disposto che “nel caso in cui l’interruzione dell’attività sia superiore ai 12 giorni (ad esempio ferie lunghe, chiusura stagionale, inutilizzo temporaneo, etc.) o se l’esercente non fosse in grado di conoscere la durata del periodo di inattività e di comunicarla a priori, il Registratore Telematico deve prevedere la possibilità di predisporre l’invio di un evento di tipo “fuori servizio”, codice 608 (magazzino/periodo di inattività), per comunicare al sistema l’inizio del periodo di inattività. In questo caso il RT tornerà “In servizio” alla prima trasmissione utile”.

La comunicazione del codice “608” può essere effettuata direttamente dal registratore stesso o mediante il cassetto fiscale dell’impresa, anche a mezzo di un intermediario abilitato.

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La firma dell’accordo tra banche, servizi di pagamento e piccole imprese sul taglio delle commissioni sui pagamenti elettronici, stabilito dalla legge di bilancio, è sicuramente una buona notizia. L’accordo potrebbe portare ad un risparmio sulle commissioni fino a 500 milioni di euro l’anno.

Così Paolo Bissoli Presidente di Confesercenti Verona in una nota a margine del tavolo istituito dal governo sulla questione: “noi siamo sempre stati favorevoli ad ogni processo che comporti crescita, evoluzione del nostro paese, fisco equo, sostenibile e collabortivo con coloro che pagano le tasse. Siamo però stufi che questo processo sia principalmente a carico delle piccole imprese e di chi produce reddito da lavoro”.

Il protocollo permetterà di ridurre sostanzialmente i costi per le piccole imprese con meno di 400mila euro l’anno di fatturato. In particolare, verranno quasi azzerate le commissioni sulle transazioni fino ai 10 euro e si prevedono sostanziali riduzioni anche per quelle fino a 30 euro. Una fetta importante dei pagamenti elettronici secondo dati dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, nel 2022 il 21% delle transazioni con carte o bancomat è stato di 10 euro o meno, il 32% di 15 euro o meno, mentre i pagamenti fino a 30 euro sono stati il 58%. E nelle piccole imprese del commercio, del turismo e della ristorazione la quota di micro-transazioni è ancora più alta.

“L’accordo di oggi è un risultato in qualche modo storico: è da oltre dieci anni che si discute dell’abbassamento del peso delle commissioni sui piccoli. E finalmente si è riusciti a fare un primo passo nella giusta direzione, anche se l’intervento per ora è temporaneo e va reso strutturale”, commenta Bissoli.

“La questione dei costi è infatti fondamentale per garantire la diffusione della moneta elettronica: secondo le nostre stime, solo nel 2022, l’uso di carte e bancomat è costato alle imprese, tra commissioni e costi accessori, circa 5 miliardi di euro. Ed è una voce di cui è scontata la crescita: i consumi che passano per carta e bancomat dovrebbero raggiungere i 367 miliardi nel 2023 e i 529 miliardi già nel 2025, superando i pagamenti in contanti, che nello stesso periodo calerebbero da 769 a 387 miliardi di euro. Un’espansione costante cui però non è seguita, fino ad ora, alcuna riduzione del costo della moneta elettronica. E che è stata pagata caramente dalle imprese di minori dimensioni, che non riescono ad ottenere le stesse condizioni contrattuali di chi muove grandi volumi di transazioni elettroniche, ma che in Italia sono la stragrande maggioranza: quelle con fatturato annuale inferiore ai 400mila euro sono 2,5 milioni, oltre la metà del totale delle imprese”.

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Con l'evento denominato "Il Ristorante tipico...d'Estate" prosegue il quinto ciclo degli appuntamenti stagionali avviati con successo dalla primavera del 2018. Pesca, melone della Pianura Veronese, pesce di lago e prosciutto di Soave protagonisti in tavola dal 29 luglio al 13 agosto Il Comune di Verona, in collaborazione con i venti ristoranti di Verona inseriti nell'elenco "Ristorante tipico", istituito con il “Regolamento comunale per la valorizzazione dell'enogastronomia veronese", ha intrapreso una serie di azioni volte alla promozione e alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e, nel contempo, a incentivare l'impiego di materie prime del territorio nella preparazione dei piatti, per fare scoprire i sapori della tradizione scaligera ed anche per diffondere la conoscenza dei prodotti tipici di ogni stagione. Nei "Ristoranti", i piatti tradizionali rappresentano infatti il 50% dell'offerta gastronomica e devono essere preparati utilizzando il 50% di prodotti tipici della Provincia di Verona o della Regione Veneto. I titolari dei Ristoranti Tipici sono impegnati, quattro volte nell'arco di un anno, durante un periodo di tempo di circa quindici giorni, a organizzare eventi durante i quali verranno offerti al pubblico menù aventi come protagonista il prodotto prescelto per rappresentare ogni stagione. In tali esercizi anche l'offerta dei vini privilegia le denominazioni e le aziende che producono e imbottigliano nella Provincia di Verona. I "Ristoranti Tipici" durante questa edizione estiva, che avrà luogo dal 29 luglio al 13 agosto p.v., proporranno ai loro clienti il delicato sapore del pesce di lago, rielaborato in diverse varianti secondo le ricette tipiche locali. Verrà poi proposto anche il piatto estivo per eccellenza che vede in abbinamento il prosciutto crudo di Soave con il melone della Pianura Veronese e per finire le pesche. La maggioranza dei prodotti saranno forniti dall'Azienda Poli Graziano di Oppeano e da altre aziende di Campagna Amica. Consigliere comunale Carlo Beghini: “Siamo giunti al quinto anno di questa manifestazione, che vede il connubio tra il momento conviviale del banchetto con quelli che sono i prodotti del territorio. I sapori di stagione contribuiscono a disegnare la cultura del luogo”. Rosalina Vertuani, di Coldiretti Verona: “Coldiretti, al fianco dei ristoratori, vuole valorizzare le eccellenze del territorio. In questa edizione i riflettori sono puntati sui prodotti della bella stagione: le pesche, protagoniste di un percorso per il riconoscimento IGP, il melone della Pianura Veronese, il prosciutto crudo di Soave e il pesce di lago”. Alessandro Torluccio, direttore generale Confesercenti Verona e presidente della commissione Ristoranti Tipici: “Il Comune ha istituito una commissione per riconoscere i Ristoranti Tipici, cioè le attività che portano sulla loro tavola il meglio delle tipicità veronesi. Il sodalizio con Coldiretti segue l'idea della filiera corta, con prodotti a km zero, ambasciatori di stagionalità. Gli chef dei venti locali che aderiscono al disciplinare dei Ristoranti Tipici aggiungeranno i prodotti locali di stagione già citati nei loro menù, dal 29 luglio al 13 agosto”.

Si ricordano i protagonisti delle edizioni precedenti che sono stati:
Primavera: l'asparago e i "bisi" di Colognola ai Colli e le fragole;
Inverno : i broccoletti di Custoza, il radicchio rosso di Verona, la verza Michelina, la renga nonchè gli gnocchi;
Autunno: la zucca, la castagna, il radicchio rosso e la melagrana.

Elenco completo esercizi aderenti all'iniziativa: www.ristorantetipicoverona.com 

fonte notizia Ufficio Stampa Comune di Verona