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Conferenza Stampa LPDS 2023 RegioneVeneto

Oggi a Palazzo Ferro Fini sede del Consiglio regionale del Veneto abbiamo presentato Le Piazze dei Sapori, l’evento promosso da Confesercenti Verona giunto alla sua XXI edizione.
Presenti i vice presidenti di Confesercenti Alex Camara e Fabio Ferrari accompagnati dal direttore generale Alessandro Torluccio e dai consiglieri regionali Enrico Corsi e Alberto Bozza. Maggiori informazioni sul sito ufficiale www.lepiazzedeisapori.com 

2022 Cristina Giussani Confesercenti Veneto
Bene il taglio del cuneo fiscale, rafforzare le misure contro caro-bollette se le tariffe tornano a correre. Prosegue il rallentamento della corsa dei prezzi. La revisione al ribasso dell’indice a marzo conferma la fase di decelerazione dell’inflazione. Un risultato raggiunto grazie al calo dei prezzi energetici, in particolare quelli non regolamentati, che comunque registrano ancora una dinamica del 19%. La frenata dell’energia potrebbe essere inoltre solo temporanea: la possibilità di ulteriori aumenti delle tariffe di gas e luce – confermata nei giorni scorsi dall’ARERA – potrebbe dare nuovamente una spinta ai prezzi. Così Confesercenti Veneto, attraverso la sua presidente Cristina Giussani commenta il dato definitivo sui prezzi a marzo, diramato oggi da Istat.
"Il segnale di miglioramento sul fronte dei prezzi va accolto con favore. Invito tuttavia alla massima cautela. Il caro spesa ha già comportato il drastico calo del potere d’acquisto degli italiani ed è ormai finito l’effetto “cuscinetto” dato dai risparmi. Il carrello della spesa che resta sempre a doppia cifra, ha costretto le famiglie a modificare i propri comportamenti d'acquisto i dati delle vendite lasciano quindi poche speranze e mostrano come l’effetto dell’inflazione abbia già cominciato a tradursi in meno incassi un po’ in tutti i settori. A ciò si aggiungono i timori relativi alle nuove tensioni sul mercato dell’energia che fanno ritenere necessario il mantenimento dei sostegni a favore delle famiglie per far fronte al caro-bollette”. Per Confesercenti, in questo quadro, è senz’altro positiva la previsione di riduzione del cuneo fiscale, intervento che aiuterebbe a frenare la perdita di potere d’acquisto dei redditi più bassi. L’impatto positivo, però, rischia di essere annullato da un ritorno all’aumento delle tariffe energetiche. In questo caso, occorrerebbe rafforzare ulteriormente le misure contro il caro-bollette varate dal Governo. Serve già ora un intervento più incisivo per le imprese: l’attuale flessione di gas e luce non è, infatti, sufficiente a dare respiro alle PMI del commercio e del turismo, che quest’anno si troveranno comunque a pagare una bolletta fino a 4 miliardi di euro più pesante rispetto a quella del 2021.

Maurizio Franceschi Confesercenti Veneto

In merito al disegno di legge sulla concorrenza, che oggi 28 marzo arriva sul tavolo del Consiglio dei Ministri, che tra le altre cose pareva introducesse una serie di novità sul comparto commercio, Maurizio Franceschi, Direttore Confesercenti Veneto, dichiara: "Bene che, per fortuna, sia stata stralciata una norma così delicata che riguarda il commercio e le vendite promozionali. La reazione immediata di Confesercenti ha determinato il dietrofront del Governo su questa liberalizzazione che per altro, andava anche a danno del consumatore in quanto veniva meno la possibilità di verificare il prezzo veritiero". Confesercenti Veneto sottolinea infatti che, oltre ad un necessario confronto con le categorie, va tenuto presente che anche l'Italia dovrà recepire la Direttiva Europea OMNIBUS (Pricing Indication Directive), in vigore dal 28 maggio, e che dispone che se si vuole proporre uno sconto, sarà necessario indicare il prezzo più basso a cui il prodotto è stato proposto negli ultimi 30 giorni, proprio per difendere i consumatori dai commercianti disonesti che, soprattutto sul web, cercano di approfittarsene tentando i visitatori con scontistiche false. "Tra l’altro - conclude Franceschi - la nuova Direttiva Europea, che dovrà essere recepita dal Governo Italiano, non si applica solamente alle offerte “da-a” ma comprende anche gli sconti in percentuale come, ad esempio, “Sconto Black Friday” o “tutto al -20%”. Anche in questo caso sarà infatti obbligatorio indicare, come base dello sconto, il precedente prezzo più basso. Prima di qualsiasi vendita scontata è fondamentale infatti, verificare quale sia il prezzo di vendita "base", sia a tutela del consumatore che dei commercianti stessi".

impresadonna 8marzo2023

Le donne guidano la ripartenza delle imprese e del lavoro autonomo. In media, nel 2022, le lavoratrici indipendenti sono aumentate di 48mila unità rispetto all’anno precedente: una crescita del +3%, oltre tre volte il +0,8% registrato dagli indipendenti uomini nello stesso periodo, anche se le donne costituiscono ancora solo il 31,2% dell’universo del lavoro autonomo. Così Confesercenti, sulla base di elaborazioni condotte su dati Istat.

Ad aumentare sono soprattutto le lavoratrici in proprio, che registrano un aumento di 36mila unità anno su anno: per la maggior parte si tratta di lavoratrici senza dipendenti (+31mila), anche se si rileva un incremento anche di quelle con dipendenti (+5mila). Sempre di più anche le imprenditrici in senso stretto, che sono state in media 85mila nel 2022, circa 19mila in più rispetto all’anno precedente, e le collaboratrici (+13mila). Diminuiscono leggermente, invece, le libere professioniste (-8mila): a trainare la caduta, è però il mondo delle libere professioniste senza dipendenti (-17mila), mentre quelle con dipendenti sono in ascesa (+9mila).

“Dopo il periodo drammatico della pandemia, le lavoratrici indipendenti hanno mostrato di saper ripartire ancora più velocemente dei colleghi uomini. Un segno chiaro della vitalità di imprenditrici e professioniste, anche se purtroppo sono meno di un terzo del totale: la parità è ancora lontana”, commenta Barbara Quaresmini, Presidente di Impresa Donna Confesercenti. “Per questo è importante intervenire con misure di sostegno più incisive a favore di lavoratrici autonome, professioniste e piccole imprenditrici. Serve un quadro più organico ed efficace di incentivi a sostegno della diffusione dell’imprenditoria femminile e della conciliazione vita-lavoro. Il PNRR dedica al tema molta attenzione, individuando risorse per favorire l’imprenditorialità femminile: è importante però intensificare le azioni se realmente si vorrà addivenire ad una parità a 360 gradi. Un vantaggio per tutti: un Paese con una partecipazione paritaria al mondo del lavoro non è solo più equo, ma è anche più capace di crescere e produrre ricchezza”.

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