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Obiettivo raggiunto: agganciato il turismo di prossimità, quasi 70 mila le visite
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Bilancio positivo per la diciottesima edizione de Le Piazze dei Sapori, la manifestazione enogastronomica organizzata da Confesercenti Verona con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, dall’Ente Nazionale del Turismo Italiano ENIT, dalla Regione Veneto, Provincia di Verona e Comune di Verona con il contributo della Camera di Commercio di Verona in piazza Bra dal 10 al 13 settembre.
Nel pieno rispetto delle normative di prevenzione del Covid19, gli oltre 50 operatori, provenienti da tutta Italia, hanno proposto le eccellenze alimentari di ciascuna regione al folto pubblico che ha molto apprezzato il ritorno in piazza Bra di questa kermesse.
«Considerando la situazione, possiamo dirci assolutamente soddisfatti, - sostiene Alessandro Torluccio, coordinatore dell’evento e direttore generale di Confesercenti Verona - Le Piazze dei Sapori ha confermato la sua capacità di attirare l’attenzione del pubblico, quasi 70 mila le visite. Si sono rivisti i turisti ma, la novità di quest’anno è quella del turismo di prossimità. Tante infatti sono le presenze di visitatori italiani provenienti soprattutto dalle regioni limitrofe. Nella quattro giorni della rassegna, infatti, sono aumentate rispetto al passato le presenze dei turisti italiani, alla scoperta delle eccellenze alimentari, dei migliori vini e dei piatti tipici regionali italiani. Sempre di più sistema con il territorio, grazie alla collaborazione con Coldiretti per la promozione dei prodotti della Lessinia e in partecipazione con la Comunità Montana. Ma il risvolto positivo c’è stato anche per le attività del Liston, i tavolini nel weekend sono stati presi d’assalto dai visitatori, questa è la conferma che eventi di rilievo fanno bene al tessuto economico della nostra città»
«Questa è stata un’edizione particolare, – aggiunge Paolo Bissoli, presidente di Confesercenti Verona – i nostri sforzi per implementare le misure di prevenzione del Covid19, ma anche il bel tempo hanno contribuito al successo di questa diciottesima edizione. Volevamo ringraziare in particolar modo l’amministrazione comunale di Verona, gli operatori che continuano a credere in questa manifestazione e tutte le persone che a vario titolo hanno portato il loro contribuito alla riuscita di questo importante evento».
«Dai dati in nostro possesso, nei quattro giorni della rassegna, lo stand di promozione dei ristoranti tipici con la mescita del vino del Consorzio del Custoza accompagnato dalle bruschette con l’olio dei Frantoi Redoro ha servito quasi duemila calici e consegnato oltre 1500 brochure informative dei Ristoranti Tipici riconosciuti dal Comune di Verona. Importante anche la cifra che Confesercenti riconoscerà al Comune di Verona per la loro valorizzazione, oltre duemila euro» afferma dall’ufficio eventi di Confesercenti Fabio Vecchia.
A conferma del ruolo chiave che riveste a livello nazionale, Le Piazze dei Sapori ha visto la partecipazione, tra gli altri, anche del Presidente della Camera, Roberto Fico, il quale venerdì mattina ha passato in rassegna la manifestazione accompagnato dal Sindaco di Verona Federico Sboarina.
“Nonostante le difficoltà del momento – dichiara il sindaco Sboarina –, la manifestazione ‘Le Piazze dei Sapori’, con le sue quasi 70 mila visite in quattro giornate di attività, si conferma un appuntamento consolidato. Negli ultimi mesi i comparti economici e turistici della città hanno sofferto molto, prima per il lockdown con le sue pesanti ripercussioni, di recente con i danni causati dal forte maltempo. E’ stato bello ed importante vedere piazza Bra di nuovo piena di gente. Il mio impegno come sindaco è rivolto a creare le condizioni per far crescere la presenza di veronesi e turisti e, con essi, gli indotti economici delle tante attività commerciali della città”.
“Dopo i mesi difficili che abbiamo vissuto e le difficoltà economiche di questa nuova fase di ripartenza – sottolinea l’assessore al Commercio Nicolò Zavarise – la positiva riuscita della manifestazione, anche grazie al suo ritorno in Piazza Bra, è un risultato importante, che ha portato un sicuro indotto e grande visibilità alle tante eccellenze enogastronomiche locali e nazionali intervenute. L’obiettivo della manifestazione è proprio quello di valorizzare i nostri prodotti, quelli che ci rendono famosi in tutto il mondo, e dare alle aziende, ai ristoranti e alle realtà del settore enogastronomico una vetrina nel cuore di Verona”.
Grazie alla collaborazione con Verona Social capitanata da Alex Camara, si è parlato molto di Verona online, l’evento è stato trasmesso con dirette sui canali social instagram e facebook più seguiti, quasi 100 mila le visualizzazioni e sono stati ingaggiati travel-blogger, influencer e food-blogger che hanno realizzato Vlog da 450.000 visualizzazioni e 76.000 like oltre al lavoro svolto su Tik Tok con la collaborazione della veronese Valentina Raso seguita sui suoi canali con quasi 500 mila persone.
Un’edizione che fa ben sperare al rilancio della nostra città e che vedrà Confesercenti impegnata su questo fronte al fianco delle imprese per cercare di tornare ad una normalità o, per un primo momento, a convivere con questo problema governandolo facendo sistema tra amministrazione, associazioni e aziende.
Torluccio ad Agorà Rai3: urgente fermare il tracollo, aiuti fiscali e zone franche per le imprese turistiche
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La troupe di Rai3 della trasmissione Agorà ha intervistato il direttore generale di Confesercenti Verona Alessandro Torluccio a seguito del nubifragio subito nella città scaligera e per avere alcuni dati sul comparto del turismo a seguito del covid-19. Tra i progetti da mettere in campo per la Confesercenti sono le "zone franche speciali per sostenere le imprese: attività ricettive, ristoranti, bar e negozi rischiano di saltare, soprattutto nei centri storici".
Per Confesercenti, le grandi città d'arte non ripartono. "L'assenza dei turisti stranieri sta mettendo in ginocchio l'economia delle città d'arte italiane, in particolare di quelle maggiori", annota la Confederazione, "Roma, Venezia, Firenze, Torino e Milano, che insieme valgono oltre un terzo del turismo italiano, si apprestano a perdere nel 2020 quasi 34 milioni di presenze turistiche dall'estero, con conseguenze importanti per tutta l'economia cittadina, soprattutto per le imprese dei centri storici". Lo stop dei visitatori, secondo i calcoli della Confederazione, causerà una perdita di 7 miliardi di euro circa di spese turistiche complessive, di cui 4,9 miliardi a carico del settore alloggio, della ristorazione e delle attività commerciali e dei servizi.
Cifre e scenari sono elaborati dalla Confesercenti sulla base delle previsioni di Tourism economics. Stime conservative, che potrebbero rivelarsi ottimistiche in assenza di un avvio del recupero del flusso di viaggiatori entro la fine dell'anno. Il problema è nel calo di visitatori. La maglia nera va a Venezia: per la millenaria Serenissima, simbolo del turismo Made in Italy e solitamente tra le mete più ambite a livello globale, si prevede una diminuzione di -13,2 milioni di presenze, per un totale di 3 miliardi di euro di spesa turistica perduta. Segue Roma: per la Capitale le previsioni sono di 9,9 milioni circa di presenze in meno e 2,3 miliardi di consumi dei viaggiatori sfumati. A Firenze le perdite si attesteranno su -5 milioni di presenze e -1,2 miliardi circa di consumi; a Milano la contrazione di presenze dovrebbe invece arrivare sfiorare i 4 milioni in meno, mentre per i consumi sarà superiore ai 900 milioni di euro. A Torino, invece, si stima un calo di oltre SOOmila presenze e di 186 milioni di euro di spese turistiche in meno.
C'è poi "L'aggravante" smartworking. "Alla flessione dei turisti stranieri", sottolinea la Confesercenti, "non compensati dagli italiani, che hanno preferito mete balneari e borghi, va sommato il contributo negativo derivante dal permanere di una quota elevata di lavoratori ancora in smartworking. Una quota destinata a non diminuire troppo tino alla fine dell'anno, visto il prolungarsi dello stato di emergenza e le incertezze complessive. In queste 5 città, che registrano oltre 6,5 milioni di occupati totali, stimiamo un 13% di lavoratori agili, la cui assenza dai luoghi di lavoro sta causando la perdita di circa 250 milioni di euro al mese di spese per alloggio e ristorazione. Fino a fine anno, l'effetto smartworking farebbe perdere a queste imprese 1,76 miliardi di euro". A conti fatti la situazione appare delicata e i mancati introiti peseranno sui bilanci delle imprese e sui posto di lavori.
"Per questo chiediamo di istituire delle zone franche urbane speciali nei centri storici dei Comuni di interesse culturale ad alto flusso turistico, che sono più colpiti dal l'onda lunga della crisi scatenata dall'emergenza Covid. Le zone franche", conclude Patrizia De Luise - Presidente Nazionale di Confesercenti, "dovrebbero consentire alle imprese che vi operano di godere di un sostegno speciale, sotto forma di un contributo da usare in compensazione dei versamenti tributari e contributivi. In questo modo daremmo un po' di ossìgeno ad attività ricettive, servìzi turistici, imprese del commercio e di ristorazione e bar, adesso in asfissia".
Link al servizio: https://www.facebook.com/watch/?v=609082886443921&extid=bAwAQfl1I30vbx6i
Nubifragio a Verona - richieste danni in attesa di informazioni
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Confesercenti Verona è vicina agli imprenditori colpiti dal nubifragio del 23 agosto scorso, supportandoli nella gestione della procedura assicurativa per il recupero del danno. Si sta attendendo da parte dell'amministrazione comunale l'iter da seguire per la richiesta. Intanto si inviano tutti colo che hanno subito dei danni, di documentare con fotografie, video e certficazioni di terzi i danni subiti.
Confesercenti Verona, attraverso un team apposito, affiancherà quanti ne faranno richiesta nei diversi step dell'iter procedurale e nella compilazione dei documenti che si dovesse rendere necessaria per l'indennizzo.
Per informazioni scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonicamente 045 8624011.
Indicazioni per l’effettuazione di tamponi per rientri da Croazia, Grecia, Spagna e Malta
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L’Azienda Ulss 9 Scaligera comunica che dal 15 agosto saranno attivi all’Ospedale di Borgo Trento, al Centro Polifunzionale di Bussolengo in via Carlo Alberto Dalla Chiesa e presso gli ospedali Fracastoro di San Bonifacio e Mater Salutis di Legnago ambulatori ad accesso diretto senza prenotazione per l’effettuazione dei tamponi ai viaggiatori provenienti dai Paesi oggetto dell’Ordinanza firmata dal governatore Luca Zaia e in vigore sino al 6 settembre, e cioè Croazia, Grecia, Spagna e Malta. Gli ambulatori sono quelli attualmente in servizio, con orario 7 – 13. Sarà inoltre attivo all’aeroporto Catullo di Villafranca un analogo servizio per chi atterra dai medesimi Paesi. Anche l'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona ha attivato un ambulatorio presso l’Ospedale Borgo Trento Padiglione 10, dalle ore 7 alle 13, con accesso dall'esterno di fronte al Padiglione 21. I cittadini interessati devono presentarsi muniti di mascherina chirurgica e tessera sanitaria e non devono presentare febbre e sintomi respiratori. Si chiede a tutti di rispettare le indicazioni dell'operatore, aspettando il proprio turno e osservando le distanze di sicurezza.
Si ricorda che, alla luce delle nuove disposizioni relative ai cittadini che fanno ingresso dai suddetti Paesi, è stata predisposta una pagina informativa e un modulo on-line accessibile dalla homepage del sito aziendale della Scaligera: www.aulss9.veneto.it (banner: "Arrivi da Croazia Grecia Malta Spagna..."). Qualora il cittadino scelga di non avvalersi di questa opportunità, ha comunque l'obbligo di effettuare la comunicazione del suo ingresso in Veneto attraverso questo modulo e di avviare un isolamento domiciliare in attesa di essere contattato dal Dipartimento di Prevenzione per la programmazione del tampone. Per ulteriori informazioni i cittadini possono contattare: 800936666 (per chi chiama dall'Italia, dal lunedì al venerdì ore 9 - 16; sabato ore 9 - 13), +390458073393 (per chi chiama dall'estero, dal lunedì al Venerdì 9- 16). Si può anche utilizzare la mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Fino al 14 luglio si possono presentare le richieste di contributo a fondo perduto
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Le Micro e piccole imprese dei settori commercio al dettaglio, somministrazione e servizi alla persona con meno di 9 addetti e un fatturato annuale compreso tra 50.000 e 500.000 euro (quest’ultimo requisito non si applica alle imprese iscritte al Registro Imprese dopo il 01/01/2018) che rientrano nei codici ATECO (vedi qui), potranno fare domanda per ricevere il contributo senza necessità di spesa effettuata o rendiconto.
L’ammontare del contributo è determinato nella somma di euro 2.000,00 maggiorata di un importo pari ad euro 250,00 per ogni addetto dell’impresa che eccede il numero di 2 (fino ad un massimo di 9 addetti), fino ad un massimo di euro 3.750,00.
In questa fase, le imprese interessate possono inviare, attraverso lo sportello informatico raggiungibile all’indirizzo dedicato: cdnbandi.regione.veneto.it/311-covid-fesr, una richiesta di prenotazione del contributo.
L’inserimento delle richieste di prenotazione è attivo da oggi 2 luglio 2020 alle ore 16.00 del 14 luglio 2020 e la conferma delle stesse tramite le istruzioni indirizzate alla casella di posta PEC del beneficiario dovrà essere effettuata non oltre le ore 16.00 del 16 luglio 2020.
Successivamente verrà creato un elenco provvisorio secondo due ordini:
1) per le imprese iscrittasi al Registro delle Imprese in data antecedente il 1° gennaio 2018, l’elenco provvisorio è formato in ordine decrescente sulla base dell’indice dato dal rapporto tra numero di addetti e fatturato. A parità di punteggio in corrispondenza dell’ultima posizione finanziabile, è data priorità sulla base del numero di addetti, secondo l’ordine decrescente. In caso di ulteriore parità, è data priorità all’impresa iscritta più recentemente al Registro delle Imprese;
2) per le imprese iscrittasi al Registro delle Imprese a partire dal 1° gennaio 2018, l’elenco provvisorio è formato in ordine decrescente sulla base del numero di addetti. A parità di punteggio in corrispondenza dell’ultima posizione finanziabile, è data priorità sulla base dell’età anagrafica del titolare/rappresentante legale dell’impresa che ha compilato la richiesta di prenotazione, secondo l’ordine crescente. In caso di ulteriore parità, è data priorità all’impresa iscritta più recentemente al Registro delle Imprese.
Infine le imprese, la cui prenotazione confermata risulta collocata in posizione utile negli elenchi provvisori di cui alla Fase 2, potranno procedere alla compilazione e presentazione della domanda di contributo (tramite PIN ricevuto via PEC e senza firma digitale). La fase di compilazione e conferma della domanda è attiva dalle ore 10:00 dell’11 agosto 2020 fino alle ore 15:00 del 2 settembre 2020.
Chiamaci per prenotare il tuo contributo o per avere tutte le informazioni a te utili al numero di telefono 0458624011 oppure scrivi alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.