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La Confesercenti di Verona organizza, a partire dal 2 febbraio, un corso base per barman e caffetteria di base. Le lezioni saranno tenute da specialisti del settore e saranno messe a disposizione degli allievi tutte le materie prime necessarie. Per ogni informazione ci si può rivolgere, in orario di ufficio, alla sede della Confesercenti di Verona, sita in via Albere 132. Il telefono è lo 045.862.40.11

In particolare saranno finanziati:
- innovazione tecnologica alle PMI
- internazionalizzazione
- banda larga e connettività di rete
- occupazione giovanile e femminile
- programmi di ricerca, assistenza e consulenza tecnologica

Le domande dovranno essere inviate esclusivamente:
- a mezzo raccomandata A.R. alla Camera di Commercio di Verona, Corso Porta Nuova, 96 - 37122 VERONA oppure
- tramite posta elettronica certificata (PEC) all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

I moduli su cui fare domanda e copie dei regolamenti sono disponibili presso le 4 sedi della Camera di Commercio di Verona (Verona, San Bonifacio, Legnago e Villafranca) e si possono scaricare cliccando qui.

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi alla sede della Confesercenti di Verona in Via Albere 132.

Quasi due italiani su tre, il 64% del totale, quest’anno spenderanno meno  per le feste natalizie. Secondo l’indagine Confesercenti-Swg, la paura della crisi e i timori per il futuro spingono ad una prudenza ancora maggiore di quella mostrata negli ultimi anni. Più di un italiano su cinque (il 22%) pensa addirittura di tagliare le spese del 50%, mentre solo il 4% prevede di aumentare il bugdet destinato agli acquisti natalizi. L’incertezza si accompagna però alla voglia di ripresa: un italiano su due vuole infatti credere in un natale di speranza, mentre un altro 32% si divide fra festività “difficili” e “austere”. La pattuglia dei “gaudenti” raggiunge il 7% del totale.La metà dei 41 miliardi delle tredicesime di quest’anno, sarà utilizzata per  acquisti, per una cifra pari a 19 miliardi e 805 milioni, 1 miliardo e 234 milioni in meno del 2010. La crisi rilancia la propensione al risparmio: oltre un miliardo di euro sarà accantonato, ma oltre 8 miliardi saranno usati per pagare i conti.Ai regali, invece, verranno destinati solo 5 miliardi, soprattutto per l’acquisto di beni alimentari (83%), mentre tra i prodotti tecnologici il tablet è l’oggetto del desiderio. I giovani, però sotto l’albero vorrebbero trovare un lavoro. Seguono la riduzione dei costi della politica, meno tasse, ed un rinnovamento della classe dirigente. Ma c’è persino un 7% che non vedrebbe male l’uscita dall’euro.In un Natale tanto problematico a fare le spese della crisi sono anche i comportamenti rivolti alla solidarietà, vistosamente in calo. E’ come se le famiglie italiane si chiudessero in se stesse, alle prese con i propri problemi e anche alla ricerca dell’unità familiare nelle feste.

Una vittoria a metà. Questo il commento di Confesercenti Verona alla proposta di legge regionale che prevede l’aumento delle aperture domenicali e che andrà in discussione a Palazzo Balbi proprio domani, mercoledì 30 novembre. Di fianco alla contrarietà dell’associazione di categoria a questa liberalizzazione, infatti, lo stesso ente guidato da Silvano Meneguzzo si dice soddisfatto per l’inserimento della moratoria sui centri commerciali, proposta dalla stessa Confesercenti: «Diamo atto all’assessore al commercio della Regione, Isi Coppola, di aver accolto le nostre richieste e di aver inserito nella normativa il blocco di nuove concessioni per l’apertura di nuovi grandi spazi commerciali, in attesa che arrivi una nuova Legge Regionale sul commercio. Dall’altra parte tuttavia non possiamo che esprimere preoccupazione per queste 24 aperture domenicali annuali, le quali rischiano di affossare le piccole imprese».