L’obiettivo di Fismo – Confesercenti è di costituire la rete di imprese entro l’inizio del 2014, ma iniziando con una serie di iniziative comuni già a partire dai primi giorni di luglio, con l’inizio dei saldi estivi, e arrivando alla fine del 2013 con un impianto già strutturato e condiviso. Il primo step, dunque, sarà quello di adottare un’immagine comune e un codice deontologico che certifichi la qualità dei saldi. L’iniziativa, chiamata Saldo Amico, sarà una garanzia per il consumatore, che si avvicinerà con fiducia al negozio, oltre ad uno strumento di promozione dell’attività stessa, che verrà inserita nel circuito delle imprese aderenti al progetto: «Con questo primo evento si vuole dare una seria e decisa risposta alle critiche, a volte ingenerose, ciclicamente rivolte alla categoria che , in questo caso, diviene protagonista in positivo, creando le migliori condizioni per favorire un proficuo rafforzamento del dialogo con la propria clientela», ha proseguito Pavanello.
Oltre all’aspetto promozionale e di sviluppo della comunicazione, Mode in Veneto potrà garantire anche altre agevolazioni per gli aderenti, tra cui lo scambio di scorte di magazzino in caso di necessità o l’accesso alla formazione obbligatoria a prezzi vantaggiosi: «È chiaro che la forza contrattuale di una rete di imprese è ben diversa da quella della singola attività – ha spiegato Maurizio Franceschi, direttore di Confesercenti Veneto –. Grazie al progetto si potranno ottenere condizioni vantaggiose su tutti quegli adempimenti a cui ogni attività commerciale è soggetta e che hanno un costo non indifferente. Ma non solo. Si pensi solo allo scambio di informazioni in merito al magazzino o alle scorte, che potranno essere condivise e gestite per sfruttare al meglio la potenzialità di ogni singolo territorio».
Per aderire al progetto sarà sufficiente sottoscrivere un contratto di rete, disponibile in tutte le sedi Confesercenti del Veneto, che darà dei vantaggi ad ognuno degli aderenti, ma non intaccherà la libertà decisionale e gestionale di ciascuna impresa.
«Abbiamo già ricevuto numerose adesioni, circa un centinaio in tutto il Veneto, semplicemente facendo un breve sondaggio tra qualcuno dei nostri associati – ha concluso Maria Luisa Pavanello - Siamo convinti che un Sistema di negozi possa essere la risposta al centro commerciale e alla crisi, riportando i consumatori nei centri storici delle città e dei paesi, una garanzia di vivibilità e dello sviluppo dei centri urbani, altrimenti costretti ad un lento degrado e abbandono».