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Diffusione Corona Virus: continuiamo a condividere le raccomandazioni di Ministero della Salute Palazzo Chigi - Presidenza del Consiglio dei Ministri
Le informazioni ufficiali, aggiornate di continuo, hanno come fonte l'Organizzazione Mondiale della Sanità, il Ministero della Salute, la Regione Veneto e trovano piena applicazione anche sul nostro territorio.
In particolare coerentemente con quanto riportato nella Circolare del Ministero della Salute n. 3190 del 03/02/2020, che fornisce le indicazioni operative utili per tutti i datori di lavoro, si sottolinea che:
- la responsabilità di tutela del rischio biologico è in capo al datore di lavoro, che si avvale della collaborazione del Medico competente, del Responsabile del Servizio di Protezione Prevenzione e del Rappresentante dei Lavoratori, ai fini della valutazione dei rischi ai sensi del D. Lgs.81/2008;
- i datori di lavoro comunicano le informazioni a tutto il personale dipendente;
- è sufficiente adottare le comuni misure preventive della diffusione delle malattie trasmesse per via respiratoria, e in particolare:
- lavarsi frequentemente le mani. A questo scopo mettere a disposizione soluzioni idroalcoliche (cloro e alcool) per il lavaggio delle mani;
- coprirsi bocca e naso se si starnutisce e tossisce;
- porre attenzione all’igiene delle superfici;
- evitare i contratti stretti e protratti con persone con sintomi simil influenzali;
- evitare affollamenti di persone in luoghi chiusi;
- adottare ogni ulteriore misura di prevenzione dettata dal datore di lavoro;
- non sono richiesti dispositivi personali di protezione, ad eccezione degli ambienti sanitari
- contattare il numero verde regionale 800 46 23 40, in caso di febbre o tosse e se tornato dalla Cina da meno di 14 giorni.
Si fa presente che per informazioni sugli ambienti sanitari si deve fare riferimento a specifiche disposizioni nazionali, regionali e aziendali.
Considerata la eccezionalità della situazione si raccomanda di attenersi esclusivamente alle disposizioni provenienti da fonti istituzionali. Indicazioni o adempimenti rivolti ai datori di lavoro, provenienti da soggetti privati non istituzionali, che non trovano riscontro in fonti ufficiali, vanno valutati con particolare attenzione.
Maggiori informazioni su https://spisal.aulss9.veneto.it/Coronavirus-Informazioni-per-i-datori-di-lavoro
Il Presidente del Consiglio, ha adottato il 1 marzo 2020 un proprio decreto che recepisce e proroga alcune delle misure già adottate per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e ne introduce ulteriori, volte a disciplinare in modo unitario il quadro degli interventi.
ATTIVITA’ DI RISTORAZIONE E DI PUBBLICO ESERCIZIO
E’ possibile lo svolgimento delle attività di ristorazione, bar e pub, a condizione che il servizio sia espletato per i soli posti a sedere e che, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali, gli avventori siano messi nelle condizioni di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro.
ATTIVITA’ COMMERCIALI
L’ apertura delle attività commerciali diverse da quelle di cui sopra, condizionata all’adozione di misure organizzative tali da consentire un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali
aperti al pubblico, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra i visitatori.
LE SANZIONI: per i trasgressori, salvo che il fatto non costituisca più grave reato, si applicano le disposizioni dell’art. 650 del codice penale, che prevede l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a 206 euro.
Confesercenti plaude al tavolo d’urgenza messo in atto dall’amministrazione comunale scaligera per rispondere ai bisogni delle imprese.
L’emergenza da coronavirus rischia di avere un impatto elevatissimo sulla nostra economia cittadina e su tutta la provincia veronese.
La frenata dei consumi ha infatti conseguenze pesanti sul tessuto imprenditoriale: ha già portato alla chiusura piccole imprese in tutti i settori, dalla ristorazione alla ricettività, passando per il settore distributivo ed i servizi. L’impatto sull’occupazione potrebbe superare i 60mila posti di lavoro persi a livello nazionale.
La situazione è particolarmente grave nel turismo: con le attività ricettive travolte da un diluvio di disdette, e la stagione primaverile – che vale il 30% circa del fatturato totale annuo del turismo – appare seriamente compromessa, con la prospettiva di ulteriori danni non solo per alberghi e bed & breakfast, ma anche bar, ristoranti e attività commerciali.
“Un grazie all’assessore Zavarise e al sindaco Sboarina che hanno istituito due tavoli di confronto con tutte le categorie di rappresentanza e la politica locale, regionale e nazionale. Bisogna agire in fretta e bene, per limitare i danni. I cali di viaggiatori registrati negli ultimi sei giorni lasciano pensare il peggio: se continua così a lungo, centinaia di imprese, dagli alberghi alle attività commerciali, rischiano di saltare”, dichiara il Presidente di Confesercenti Verona Paolo Bissoli.
“Servono interventi straordinari, Confesercenti ha chiesto di trattare tutte le imprese turistiche (hotel, ristoranti, bar, b&b, trasporti, ncc) e commerciali (piccoli negozi, artigiani del servizio alla persona) come se fossero nella zona rossa, estendendo loro la sospensione dei pagamenti dei tributi locali e una rateizzazione degli stessi e delle bollette” ha aggiunto il Direttore Generale di Confesercenti Verona Alessandro Torluccio.
L’emergenza da coronavirus rischia di avere un impatto elevatissimo sulla nostra economia pari ad una perdita di circa 3,9 miliardi di euro di consumi. Ed è una stima conservativa, basata sull’ipotesi di una crisi limitata. A dare i numeri dell’impatto sull’economia è Confesercenti, in vista del vertice previsto per oggi pomeriggio al MISE.
La frenata dei consumi avrà infatti conseguenze pesanti sul tessuto imprenditoriale: potrebbe portare alla chiusura di circa 15mila piccole imprese in tutti i settori, dalla ristorazione alla ricettività, passando per il settore distributivo ed i servizi. L’impatto sull’occupazione potrebbe superare i 60mila posti di lavoro.
La situazione è particolarmente grave nel turismo: il comparto è già in zona rossa, con le attività ricettive travolte da un diluvio di disdette, e la stagione primaverile – che vale il 30% circa del fatturato totale annuo del turismo – appare seriamente compromessa, con la prospettiva di ulteriori danni non solo per alberghi e bed & breakfast, ma anche bar, ristoranti e attività commerciali.
“L’impatto dell’emergenza sull’economia può essere altissimo. Bisogna agire in fretta, e bene, per limitare i danni. I cali di viaggiatori registrati negli ultimi quattro giorni lasciano pensare il peggio: se continua così a lungo, centinaia di imprese, dagli alberghi alle attività commerciali, rischiano di saltare”, dichiara il Presidente di Confesercenti Paolo Bissoli.
“Servono interventi straordinari: al tavolo del Mise con il Ministro Stefano Patuanelli, oggi, Confesercenti ha chiesto di trattare tutte le imprese turistiche come se fossero nella zona rossa, estendendo loro la sospensione dei pagamenti, dai versamenti contributivi a mutui e bollette, e pensando a forme di welfare per non lasciare a terra i lavoratori e gli imprenditori. Ma bisogna prepararsi a misure d’emergenza anche per ristoranti ed attività commerciali” ha aggiunto il Direttore Generale di Confesercenti Verona Alessandro Torluccio.
“Verona città a forte vocazione turistica sta già vivendo un periodo di regressione commerciale, ora anche questo ulteriore e grave problema amplificherà il continuo chiudersi di serrande anche nel cuore della città scaligera e per questo abbiamo chiesto un tavolo di lavoro all'assessore Nicolò Zavarise per cercare di supportare le imprese in questo difficile momento” – conclude Torluccio.
Si allega al presente comunicato il documento da noi predisposto sul tema “CORONAVIRUS E IMPRESE”, consegnato al Ministro Patuanelli, in occasione dell’incontro odierno.
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