Come comunicato lo scorso 28 febbraio con nota dell’Ufficio Legislativo, il 27 febbraio 2025 è stato pubblicato in gazzetta ufficiale il decreto del MEF 30 gennaio 2025, n. 18, attuativo della normativa in materia di obblighi assicurativi contro i rischi catastrofali (legge n. 213/2023, art. 1, commi 101 e seguenti). Come è noto, tali norme obbligano gli iscritti nel Registro delle imprese a stipulare entro il prossimo 31 marzo contratti assicurativi a copertura dei danni cagionati da terremoti, frane, alluvioni, esondazioni e inondazioni.
In caso di mancata stipula dei contratti di assicurazione entro il 31 marzo 2025, pur non essendo previste sanzioni, le imprese obbligate rischiano di non ottenere contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche, anche con riferimento a quelle previste in occasione degli eventi calamitosi e catastrofali.
Gli obblighi riguardano ovviamente anche le imprese del commercio su aree pubbliche, tenute, come le altre, ad iscriversi nel Registro delle imprese. Va comunque considerato che fra i beni che vanno coperti da assicurazione obbligatoria non sono contemplati le merci e i mezzi iscritti al PRA. Sono invece da assicurare contro i predetti rischi magazzini, macchinari e attrezzature.
Confesercenti ha firmato, insieme ad altre Associazioni datoriali, una lettera con cui chiede alla Presidente del Consiglio un urgente intervento di proroga del termine del 31 marzo, in modo da dare alle imprese la possibilità di essere informate e poter effettuare scelte consapevoli, valutando in tempi ragionevoli le offerte sul mercato di polizze conformi alla legge e i relativi costi.
Si consideri che vi sono ancora nella normativa aspetti poco chiari, tali da comportare la possibilità che vengano stipulate polizze a copertura di situazioni non contemplate dalle norme, oltre al fatto che le imprese assicuratrici hanno tempo fino al 28 marzo per adeguare alle previsioni di legge i testi delle polizze da proporre, e ad oggi non è attivo il portale IVASS per la comparabilità dei contratti.
Si ritiene dunque - come suggerito sempre oggi da Confesercenti, che sia preferibile attendere ancora per il tempo necessario ad una migliore conoscenza delle regole, auspicando che il Governo, nel frattempo, voglia prendere in esame la richiesta di proroga.
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Rischi catastrofali, Confesercenti chiede proroga e spiegazioni
