Il vescovo di Verona, Giuseppe Zenti, è stato il primo firmatario, questa mattina sul sagrato del Duomo, della raccolta di firme contro l'apertura domenicale per tutto l'anno dei negozi. "Noi facciamo appello alla Regione - ha detto - affinché ponga un freno a queste aperture indiscriminate, mettendo regole che permettano di rispettare le esigenze della persona".
"Non è una questione religiosa - ha spiegato il vescovo di Verona -, è soprattutto antropologica, umana e sociale: consentire, di fatto, che qualcuno stia a casa o nella cerchia delle amicizie, della familiarità e che viva il giorno della domenica come un giorno di vera affettività, relazionale. Non soltanto distratti dalle mille cose, comprese quelle delle visite ai supermercati". "Per queste persone - ha concluso mons. Zenti - non diventa un giorno di festa. Noi siamo per uno sviluppo dell'economia, non ci sono dubbi, ma tenendo conto che la priorità è data da un 'bene essere' che è della persona e della famiglia". Tra i primi firmatari di questa iniziativa "Libera la Domenica", promossa da Confesercenti e dalla Conferenza Episcopale Italiana in centinaia di altre città italiane, anche l'assessore al commercio del Comune di Verona, Enrico Corsi.

 

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