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Decreto Riaperture 2021

Il Ministero dell’Interno, con Circolare del 24 aprile, ha fornito alcuni chiarimenti in merito al recente decreto “riaperture” (D.L. 52/2021) e il Governo ha aggiornato le relative FAQ.

Servizi di ristorazione
Nella circolare si legge che “il servizio al banco rimarrà possibile in presenza di strutture che consentano la consumazione all’aperto”. La frase si dovrebbe intendere nel senso che è ammesso prelevare i prodotti al banco (interno) dei locali, ma gli stessi prodotti dovranno essere consumati, da seduti, all’esterno. Così, ad esempio, un cliente potrà ricevere il caffè al bancone, ma potrà consumarlo esclusivamente una volta che se lo sarà portato al tavolo esterno.
Si conferma che il servizio al tavolo è consentito per un massimo di 4 persone, salvo che siano tutti conviventi.
Nessun chiarimento sulla definizione di "Area all'aperto": A nostro avviso sembra ragionevole ritenere consentito anche il servizio all’interno di verande esterne o dehors, a condizione che vengano mantenute “aperte” tutte le pareti perimetrali (attualmente però non c'è alcun chiarimento da parte del Governo).

Consentiti i servizi di delivery (senza restrizioni orarie) e take away (fino alle 22.00) ad eccezione degli esercizi con codice ATECO 56.3 – bar, pub, birrerie, caffetterie, enoteche – ai quali resta consentito solo fino alle 18.00; in entrambi i casi permane il divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze del locale;
Ingresso e permanenza nei locali da parte dei clienti sono consentiti esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio.
I locali che attualmente non hanno tavoli all’aperto possono usare marciapiedi o parcheggi solo dopo aver ricevuto la relativa autorizzazione.
La tassa per l’occupazione di suolo pubblico è stata sospesa fino a giugno, ma è allo studio una ulteriore proroga.

Le FAQ di palazzo Chigi precisano che in linea generale «l’uso dei servizi igienici posti all'interno dei bar e dei ristoranti non può essere consentito, salvo casi di assoluta necessità».

All’interno delle strutture alberghiere in zona gialla è consentito mangiare a pranzo e cena, ma solo ai clienti che vi soggiornano.

Attività commerciali
Non sono previste limitazioni alle categorie di beni vendibili. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.
Le attività commerciali al dettaglio si svolgono comunque a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all'interno dei locali più del tempo necessario all'acquisto dei beni.
Le attività aperte devono rispettare i protocolli o le linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi. Fra queste vi è il mantenimento, in tutte le attività, del distanziamento interpersonale e la pulizia e l’igiene ambientale almeno due volte al giorno e in funzione dell’orario di apertura, nonché la garanzia di adeguata aereazione naturale e ricambio d'aria.
È inoltre obbligatorio far rispettare le altre misure anti-contagio, come l’ingresso uno alla volta negli esercizi di vicinato (fino a 40 metri quadrati), oltre a un massimo di due operatori e l’accesso regolamentato e scaglionato, in proporzione alla relativa superficie aperta al pubblico, nelle medie e grandi strutture di vendita, differenziando, ove possibile, percorsi di entrata e di uscita.
A tal fine, è obbligatorio esporre un cartello che indichi il numero massimo di persone che possono essere contemporaneamente presenti all’interno dei locali.
Infine, è previsto l’uso obbligatorio di mascherine e guanti per i lavoratori e quello del gel per disinfettare le mani e dei guanti monouso, particolarmente negli esercizi di vendita di generi alimentari e bevande, da mettere a disposizione in prossimità delle casse e dei sistemi di pagamento, nonché, ove possibile, individuare percorsi diversi per entrate e uscite.

Fonti:
Circolare Ministero dell'Interno
FAQ del Governo

Modulistica aggiornata:
Qui6al sicuro Confesercenti

La sede di Confesercenti Verona è a disposizione per ogni chiarimento, contattando la sede allo 045 8624011 oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.