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Coronavirus: nuovo modello di Autocertificazione e Dichiarazione per la Prefettura
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Per effetto del DPCM del 22 marzo 2020, sono sospese tutte le attività produttive industriali e commerciali, ivi indicate, ad eccezione di quelle riportate nell’elenco contenuto nell’allegato 1 dello stesso decreto.
Le ulteriori attività funzionali ad assicurare la continuità di quelle di cui all’allegato 1, nonché dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali, possono proseguire, previa tempestiva comunicazione al Prefetto della provincia competente (MOD.1):
- della sede ove è ubicata l’attività produttiva;
- delle imprese e delle amministrazioni beneficiarie dei prodotti e dei servizi attinenti alle attività consentite.
Sono inoltre consentite le attività degli impianti a ciclo produttivo continuo, previa comunicazione al Prefetto competente (MOD.2):
- della sede ove è ubicata l’attività;
- delle motivazioni che non consentono l’interruzione (grave pregiudizio all’impianto o pericolo di incidenti).
Le comunicazioni rese ai sensi dell’art. 1, comma 1, lettere d) e g), secondo l’allegato modello, dovranno essere inviate, riportando nell’oggetto la dicitura “COMUNICAZIONE ATTIVITA’ PRODUTTIVE”, all’indirizzo e-mail della Prefettura di Verona che avvierà gli accertamenti previsti dalla normativa, avvalendosi anche del supporto informativo del Corpo della Guardia di Finanza, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e della Camera di Commercio.
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Le richieste di autorizzazione ai sensi dell’art. 1, comma 1, lettera h), andranno inviate allo stesso indirizzo mail con l’oggetto “AUTORIZZAZIONI ATTIVITA’ PRODUTTIVE”.
Comune di Verona. Proroga pagamento tasse comunali
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La giunta comunale, riunitasi in videoconferenza, ha deciso di di prorogare i termini per il versamento di entrate comunali e tributarie di prossima scadenza.
Si tratta di un’ulteriore misura messa in atto dal Comune, attraverso l’assessore ai Tributi Francesca Toffali, a sostegno dei cittadini per fronteggiare la situazione economica derivante dalle misure di contenimento del Covid-19.
Le prime scadenze erano già in programma per il 31 marzo, le successive al 20 aprile e al 31 maggio. Per tutte, i pagamenti slittano di qualche mese, per consentire a cittadini ed esercenti, prima di tutto di non uscire e fare inutili code, ma anche di far fronte al probabile problema di liquidità dovuto alle misure previste per l'allerta sanitaria.
Nel dettaglio, l'imposta per la pubblicità, la cui scadenza era fissata per il 31 marzo, viene posticipata al 30 giugno 2020; vengono prorogati dal 31 maggio al 31 agosto 2020 i pagamenti per l'occupazione del suolo permanente (Cosap) e la riscossione dei fitti patrimoniali in essere al Comune di Verona; slittano invece dal 20 aprile al 20 luglio i pagamenti e le dichiarazioni delle imposte di soggiorno del primo trimestre. Infine, vengono prorogati al 30 giugno 2020 le morosità e i relativi accertamenti di pagamento di IMU, TASI e TARI in scadenza al 31 marzo.
“Un provvedimento importante che sposta nel tempo, vista la situazione di emergenza, una serie di scadenze e pagamenti che altrimenti andavano pagati in queste settimane – spiega il sindaco Federico Sboarina -. Cerchiamo così di dare un po' di ossigeno ai cittadini in questa difficile contingenza economica, favorendo soprattutto chi si trova con problemi di liquidità. L’obiettivo è anche di far uscire il meno possibile le persone di casa”.
fonte https://ufficiostampa.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=9561&id_com=25802
Per il commercio resta in vigore il Dpcm dell’11 marzo integrato dall’ordinanza del Ministero della Salute e da quella della Regione Veneto del 20 marzo
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Sospese tutte le attività non essenziali: il nuovo Dpcm in vigore da lunedì 23 marzo (clicca qui per il testo completo) prevede limiti più severi allo svolgimento delle attività economiche, oltre a nuove restrizioni dei movimenti personali.
Per quanto riguarda le attività del commercio, è riconfermato quanto previsto Dpcm dell’11 marzo (clicca qui per sapere che cosa prevede) integrato dall’ordinanza del ministero della Salute del 20 marzo (clicca qui per sapere che cosa prevede) e – per il territorio veneto – dall’ordinanza regionale del 20 marzo (vedi allegato).
In sostanza, dunque, per le attività commerciali, turistiche e di somministrazione non cambia nulla rispetto alla regole entrate in vigore l’11 marzo scorso e alle ulteriori restrizioni successivamente disposte dal ministero della Salute (chiuse le attività di somministrazione nelle stazioni di servizio carburanti a esclusione di quelle autostradali, che però devono limitarsi a vendere prodotti per asporto da consumarsi fuori dai locali) e dalla Regione Veneto.
Tutti i provvedimenti citati sono validi fino al 3 aprile.
Coronavirus, firmato il Dpcm 22 marzo 2020
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Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il dpcm che introduce ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale.
Chiuse tutte le attività non strategiche, aperti servizi essenziali e supermercati
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Restano aperte fino al 3 aprile quattro macroareee: logistica e trasporti, farmaci e sanità, energia e agroindustria, servizi bancari, postali e finanziari. Tutti gli altri settori produttivi non essenziali verranno chiusi. È la “serrata” in tutta Italia decisa dal Governo che il premier Giuseppe Conte ha annunciato dopo una giornata di pressing da parte di Regioni, Comuni e sindacati per ulteriori restrizioni in chiave nazionale allo scopo di fermare l’avanzata del contagio di coronavirus.
CONSULTA IL DOCUMENTO / La lista delle attività considerate essenziali