Menu Associazione
Menu Servizi
Menu News
Menu Eventi
Menu Contatti
18 maggio 2020 - le imprese possono ripartire
- Dettagli
Il Direttore Generale di Confesercenti Verona - Alessandro Torluccio, a seguito dell’accordo stato-regioni “Finalmente uno spiraglio di luce, le imprese possono ripartire”.
Le Regioni hanno trovato un accordo praticamente su tutti i protocolli per le riaperture uguali o molto simili per tutta Italia.
Quello più delicato riguardava Ristoranti e Pubblici esercizi, che se avessero applicato le linee guida INAIL non avrebbero nemmeno potuto immaginare di aprire o mantenere in vita l'attività.
“Come Confesercenti abbiamo fatto una battaglia pesante al fianco delle imprese, anche su questo aspetto senza arretrare di un millimetro e adesso l'accordo prevede 1 METRO DI DISTANZA TRA COMMENSALI e non altre invenzioni insostenibili tipo i famosi 4 mq”.
In arrivo il DPCM e a seguire l’ordinanza della Regione Veneto.
Sappiamo bene che per i pubblici esercizi si dovranno trovare misure di sostegno straordinarie per ripartire, in particolare in quei luoghi in cui il turismo è azzerato, ma questa è un un'altra battaglia già iniziata su altri livelli.
Intanto portiamo a casa prescrizioni che non distruggono un settore, la non responsabilità del titolare in caso di malattia e regole praticamente uguali in tutta Italia.
Con un ritardo pesantissimo e inconcepibile, scaricato sulle spalle di persone che vivono con il fiato sospeso da oltre 2 mesi, vanno a posto altri tasselli di questa storia.
Dal 3 giugno l'Italia riapre le frontiere. Sì agli arrivi dalla Ue senza quarantena. Con il provvedimento il governo mira a far riprendere il flusso turistico in vista dell’estate.
Come sempre al fianco dell’impresa, fa parte del nostro DNA, Confesercenti è la casa delle imprese!
Fase 2: la sanificazione delle attività commerciali
- Dettagli
Nel dettaglio le azioni da svolgere per effettuare una corretta igienizzazione degli ambienti
Con la “Fase 2” dell’emergenza Covid-19 e la riapertura di diverse attività, che da lunedì 18 maggio si amplierà ulteriormente, si rende necessario conoscere le norme che sovrintendono alla sicurezza delle stesse, in tema di igiene e sanità, a tutela della clientela, dei lavoratori dipendenti e degli stessi titolari.
Il DPCM 26 aprile stabilisce che gli esercizi commerciali sono tenuti ad assicurare, oltre alla distanza interpersonale di un metro, ingressi dilazionati, al divieto di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni, al mantenimento del distanziamento interpersonale, all’aereazione naturale e ricambio d’aria, alla disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani, all’utilizzo di mascherine nei luoghi o ambienti chiusi, ai guanti “usa e getta” per l’acquisto di alimenti e bevande, anche e soprattutto pulizia e igiene ambientale, con frequenza almeno due volte giorno.
Il Protocollo sul contrasto al Covid-19 nelle attività lavorative, con riferimento alle norme in tema di igiene e sicurezza degli ambienti, prevede che l’azienda assicuri la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago oltre alla pulizia a fine turno e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch, mouse con adeguati detergenti, sia negli uffici, sia nei reparti produttivi.
Ma come devono essere effettuate la pulizia e la sanificazione? Ecco in sintesi cosa è necessario fare.
Premesso che nessuna norma, a livello statale, obbliga a rivolgersi ad una ditta specializzata nelle pulizie e nella sanificazione, anche se occorre accertarsi che tale obbligo non sia previsto da norme regionali, occorre:
ALLA RIAPERTURA DELL’ATTIVITÀ – effettuare, in aggiunta alle normali attività di pulizia, una sanificazione straordinaria degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni nelle aree geografiche a maggiore endemia; tale sanificazione straordinaria può essere opportuna comunque per tutte le attività, a seconda delle tipologie e del rischio. Per la sanificazione straordinaria, anche se l’obbligo non è previsto, è raccomandato rivolgersi a ditte specializzate, specie nelle aree geografiche a maggiore endemia;
PULIZIA GIORNALIERA DEGLI AMBIENTI – Procedere giornalmente (due volte al giorno per gli esercizi commerciali) alla pulizia degli ambienti utilizzando panni inumiditi con acqua e sapone oppure con una soluzione di alcool etilico con una percentuale minima del 70% v/v;
SANIFICAZIONE GIORNALIERA DELLE SUPERFICI TOCCATE PIÙ DI FREQUENTE – Procedere giornalmente, per le superfici toccate più di frequente (ad es., porte, maniglie, finestre, vetri, tavoli, interruttori della luce, servizi igienici, rubinetti, lavandini, scrivanie, sedie, maniglie carrello e dei cestini della spesa, tornelli, distributori biglietti, maniglie passeggeri, comandi, volante, cinture di sicurezza, maniglie delle portiere, tasti e pulsanti apriporta, tastiere, telecomandi, stampanti), oltre che alla pulizia effettuata come sopra, alla disinfezione con una soluzione di ipoclorito di sodio diluita allo 0,5% di cloro attivo per i servizi igienici e le altre superfici pertinenti, e allo 0,1% di cloro attivo per tutti le altre superfici (come ad esempio la candeggina, che in commercio si trova al 5% o al 10% di contenuto di cloro), tenendo in considerazione il tipo di materiale, l’uso e l’ambiente o altri detergenti professionali equivalenti come campo d’azione, facendo attenzione al corretto utilizzo per ogni superficie da pulire;
SANIFICAZIONE PERIODICA DEGLI AMBIENTI – Effettuare una sanificazione periodica degli ambienti, e non solo delle superfici toccate più di frequente, a seconda delle diverse attività (in relazione alla tipologia dei rischi da prodotto commercializzato o servizio prestato, da tipo e numero di frequentazione e da continuità e frequenza dei contatti). La periodicità sarà correlata alle specificità;
SANIFICAZIONE IN CASO DI PRESENZA DI CASI SOSPETTI DI CONTAGIO – Nel caso in cui vi sia stata la presenza di casi sospetti di persone con COVID-19 all’interno dell’edificio, è necessario procedere alla sanificazione dell’ambiente, eseguita secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del Ministero della Salute (pulizia con acqua e sapone e successivamente con una soluzione di ipoclorito di sodio diluita allo 0,1% e con alcool etilico al 70% per superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio). Vale, anche e soprattutto in questo caso, il discorso fatto in precedenza sull’opportunità di rivolgersi ad una ditta specializzata.
Lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri
- Dettagli
Come annunciato Confesercenti, per mano della Presidente Nazionale - Patrizia De Luise, ha scritto direttamente al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte sulla fase 2 e sulle aspettative che hanno le nostre imprese. Di seguito la lettera inviata.
Fase due: il calendario delle riaperture fissato dal Governo
- Dettagli
“Il Paese non riparte senza le imprese”, così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel corso della conferenza stampa di presentazione dei contenuti del DPCM 26 aprile 2020, che ha validità a partire dal 4 maggio.
“Sull’intero territorio nazionale – si legge nel nuovo decreto – sono sospese tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle indicate nell’allegato 3. L’elenco dei codici di cui all’allegato 3 può essere modificato con decreto del Ministro dello sviluppo economico”.
Questi pertanto i codici ATECO autorizzati alla riapertura dal 4 maggio:
01 COLTIVAZIONI AGRICOLE E PRODUZIONE DI PRODOTTI ANIMALI, CACCIA E SERVIZI CONNESSI
02 SILVICOLTURA ED UTILIZZO DI AREE FORESTALI
03 PESCA E ACQUACOLTURA
05 ESTRAZIONE DI CARBONE (ESCLUSA TORBA)
06 ESTRAZIONE DI PETROLIO GREGGIO E DI GAS NATURALE
07 ESTRAZIONE DI MINERALI METALLIFERI
08 ESTRAZIONE DI ALTRI MINERALI DA CAVE E MINIERE
09 ATTIVITA’ DEI SERVIZI DI SUPPORTO ALL’ESTRAZIONE
10 INDUSTRIE ALIMENTARI
11 INDUSTRIA DELLE BEVANDE
12 INDUSTRIA DEL TABACCO
13 INDUSTRIE TESSILI
14 CONFEZIONE DI ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO; CONFEZIONE DI ARTICOLI IN PELLE E PELLICCIA
15 FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PELLE E SIMILI
16 INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO E SUGHERO (ESCLUSI I MOBILI); FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PAGLIA E MATERIALI DA INTRECCIO
17 FABBRICAZIONE DI CARTA E DI PRODOTTI DI CARTA
18 STAMPA E RIPRODUZIONE DI SUPPORTI REGISTRATI
19 FABBRICAZIONE DI COKE E PRODOTTI DERIVANTI DALLA RAFFINAZIONE DEL PETROLIO
20 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI
21 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI FARMACEUTICI DI BASE E DI PREPARATI FARMACEUTICI
22 FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE
23 FABBRICAZIONE DI ALTRI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI
24 METALLURGIA
25 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO (ESCLUSI MACCHINARI E ATTREZZATURE)
26 FABBRICAZIONE DI COMPUTER E PRODOTTI DI ELETTRONICA E OTTICA;
APPARECCHI ELETTROMEDICALI, APPARECCHI DI MISURAZIONE E DI OROLOGI
27 FABBRICAZIONE DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED APPARECCHIATURE PER USO DOMESTICO NON ELETTRICHE
28 FABBRICAZIONE DI MACCHINARI ED APPARECCHIATURE NCA
29 FABBRICAZIONE DI AUTOVEICOLI, RIMORCHI E SEMIRIMORCHI
30 FABBRICAZIONE DI ALTRI MEZZI DI TRASPORTO
31 FABBRICAZIONE DI MOBILI
32 ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE
33 RIPARAZIONE, MANUTENZIONE ED INSTALLAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHIATURE
35 FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA
36 RACCOLTA, TRATTAMENTO E FORNITURA DI ACQUA
37 GESTIONE DELLE RETI FOGNARIE
38 ATTIVITA’ DI RACCOLTA, TRATTAMENTO E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI; RECUPERO DEI MATERIALI
39 ATTIVITA’ DI RISANAMENTO E ALTRI SERVIZI DI GESTIONE DEI RIFIUTI
41 COSTRUZIONE DI EDIFICI
42 INGEGNERIA CIVILE
43 LAVORI DI COSTRUZIONE SPECIALIZZATI
45 COMMERCIO ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO E RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI
46 COMMERCIO ALL’INGROSSO (ESCLUSO QUELLO DI AUTOVEICOLI E DI MOTOCICLI)
49 TRASPORTO TERRESTRE E TRASPORTO MEDIANTE CONDOTTE
50 TRASPORTO MARITTIMO E PER VIE D’ACQUA
51 TRASPORTO AEREO
52 MAGAZZINAGGIO E ATTIVITA’ DI SUPPORTO AI TRASPORTI
53 SERVIZI POSTALI E ATTIVITA’ DI CORRIERE
551 ALBERGHI E STRUTTURE SIMILI
58 ATTIVITA’ EDITORIALI
59 ATTIVITA’ DI PRODUZIONE, POST-PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE CINEMATOGRAFICA, DI VIDEO E DI PROGRAMMI TELEVISIVI, REGISTRAZIONI MUSICALI E SONORE
60 ATTIVITA’ DI PROGRAMMAZIONE E TRASMISSIONE
61 TELECOMUNICAZIONI
62 PRODUZIONE DI SOFTWARE, CONSULENZA INFORMATICA E ATTIVITA’ CONNESSE
63 ATTIVITA’ DEI SERVIZI D’INFORMAZIONE E ALTRI SERVIZI INFORMATICI
64 ATTIVITA’ DI SERVIZI FINANZIARI (ESCLUSE LE ASSICURAZIONI E I FONDI PENSIONE)
65 ASSICURAZIONI, RIASSICURAZIONI E FONDI PENSIONE (ESCLUSE LE ASSICURAZIONI SOCIALI OBBLIGATORIE)
66 ATTIVITA’ AUSILIARIE DEI SERVIZI FINANZIARI E DELLE ATTIVITA’ ASSICURATIVE
68 ATTIVITA’ IMMOBILIARI
69 ATTIVITA’ LEGALI E CONTABILITA’
70 ATTIVITA’ DI DIREZIONE AZIENDALE E DI CONSULENZA GESTIONALE
71 ATTIVITA’ DEGLI STUDI DI ARCHITETTURA E D’INGEGNERIA; COLLAUDI ED ANALISI TECNICHE
72 RICERCA SCIENTIFICA E SVILUPPO
73 PUBBLICITA’ E RICERCHE DI MERCATO
74 ALTRE ATTIVITA’ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE
75 SERVIZI VETERINARI
78 ATTIVITA’ DI RICERCA, SELEZIONE, FORNITURA DI PERSONALE
80 SERVIZI DI VIGILANZA E INVESTIGAZIONE
81.2 ATTIVITA’ DI PULIZIA E DISINFESTAZIONE
81.3 CURA E MANUTENZIONE DEL PAESAGGIO (INCLUSI PARCHI, GIARDINI E AIUOLE)
82 ATTIVITA’ DI SUPPORTO PER LE FUNZIONI D’UFFICIO E ALTRI SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE
84 AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA
85 ISTRUZIONE
86 ASSISTENZA SANITARIA
87 SERVIZI DI ASSISTENZA SOCIALE RESIDENZIALE
88 ASSISTENZA SOCIALE NON RESIDENZIALE
94 ATTIVITA’ DI ORGANIZZAZIONI ASSOCIATIVE
95 RIPARAZIONE DI COMPUTER E DI BENI PER USO PERSONALE E PER LA CASA
97 ATTIVITA’ DI FAMIGLIE E CONVIVENZE COME DATORI DI LAVORO PER PERSONALE DOMESTICO
99 ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI
Il Presidente del Consiglio ha inoltre annunciato il via libera per il 18 maggio al commercio al dettaglio, a musei, luoghi culturali e mostre, e per il 1 giugno l’apertura di bar, ristoranti, centri estetici, parrucchieri.
Per bar e ristoranti il DPCM 26 aprile 2020 precisa: “Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché la ristorazione con asporto fermo restando l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, il divieto di consumare i prodotti all’interno dei locali e il divieto di sostare nelle immediate vicinanze degli stessi”.
Per maggiori chiarimenti consulta il testo del DPCM 26 aprile 2020
Oppure richiedi assistenza agli esperti di Confesercenti
Anva: “Ambulanti dimenticati, incertezza intollerabile. Servono sostegni”
- Dettagli
“Servono indennizzi a fondo perduto non solo per la mancata attività, ma anche per la riapertura”
“Gli operatori del commercio su area pubblica sono l’unica categoria per la quale non sono state comunicate date di riapertura, né certe né probabili. A quanto pare la nostra categoria non è degna di attenzione, nonostante sia formata da 200mila imprese e 400mila addetti e muovesse, prima del coronavirus, un fatturato di 10 miliardi di euro circa”.
Così Maurizio Innocenti, Presidente della Anva, l’associazione nazionale dei venditori ambulanti, commenta l’annuncio del DPCM del 26 aprile.
“Le 200mila imprese del settore sono in gravissima difficoltà: ogni giorno di inattività fa sparire 27 milioni di euro di fatturato. In una situazione come questa, abbiamo bisogno di certezze: dobbiamo sapere come e quando potremo ripartire, quali accortezze dovremo mettere in campo e con quali tempi. Non è tollerabile questa mancanza di chiarezza: le imprese, in particolare in questi casi, devono poter programmare l’attività. Abbiamo bisogno, sempre di più, anche di sostegni: quanto fatto finora non è stato sufficiente. Servono indennizzi a fondo perduto non solo per la mancata attività, ma anche per la riapertura. Non si può non tenere conto che ci sono dei costi aggiuntivi da sostenere, per di più in assenza di ricavi”.