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Esiste da sempre in Italia un problema di imposte. Esiste non perché si debbano pagare, ma perché quello che ritorna in servizi è scarso o inadeguato. È vero, non siamo i più tartassati, altre realtà, come quelle scandinave lo sono più di noi, ma vogliamo mettere a confronto il servizio dato ai cittadini danesi rispetto a quelli italiani? Pagare le tasse è un dovere, ma se si tratta di decidere tra la sopravvivenza della famiglia e lo Stato, il cittadino, l’imprenditore, non ha dubbi. Il punto di non ritorno è ormai alle porte. Quello che sempre più spesso ci sentiamo dire dalle nostre aziende non è non voglio pagare, ma bensì non posso pagare. A questo punto non si tratta più di scelta, ma di necessità. Un necessità che è sempre più mescolata alla rabbia rivolta verso chi pretende senza dare mai nulla in cambio. Gli imprenditori e i cittadini sono stanchi. Fino a quando ci potranno spremere prima che il popolo decida di riprendersi l’autorità che gli spetta? La corda è tesissima e gli imprenditori sono in prima linea. In molti decidono di chiudere bottega e sanare i debiti nei confronti dello Stato, indebitandosi a loro volta e lasciando sulla strada i dipendenti. Quello che rimane è la rabbia nei confronti dell’Inps, dell’Agenzia delle Entrate, di Equitalia e di quanti hanno permesso che si arrivasse a questo. Altre guance da porgere non ne abbiamo più. Quando Bazzichi dice che “pagare le tasse non è un dovere quando esse non sono ragionevoli” sostiene una tesi che può essere applicata solo in situazioni drammatiche come quella italiana, in cui i nostri soldi, guadagnati onestamente e col sudore della fronte, finiscono per sanare errori della politica o pagare dirigenti incompetenti, piuttosto che politici corrotti. Non esiste neppure il dubbio che la tassa possa essere ragionevole. In Italia hanno smesso di esserlo già da molti anni. Chi entrerebbe nel mio negozio solo per pagare alla cassa e uscire con niente nella borsa? Questo è quello che stiamo facendo da anni e solo ora ce ne accorgiamo.

Silvano Meneguzzo - Presidente Confesercenti Verona