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Bollette: Confesercenti, no a click day
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Bollette: Confesercenti, no a click day per il bonus 200 euro agli autonomi - “Lotteria inaccettabile, così rischiano di essere esclusi fino a 400mila lavoratori indipendenti”.
Fino a 400mila lavoratori indipendenti, tra autonomi, professionisti e micro-imprenditori, rischiano di rimanere senza il bonus di 200 euro previsto dal Governo per attutire l’impatto degli aumenti di gas e luce per chi ha un reddito fino a 35mila euro l’anno. A lanciare l’allarme è Confesercenti.
Mentre i dipendenti con i requisiti hanno già ricevuto automaticamente il bonus in busta paga, i lavoratori indipendenti saranno costretti a partecipare all’ennesimo click day. Una ‘lotteria’ inaccettabile che assegnerà loro il sostegno in base all’ordine cronologico di presentazione della domanda – per altro onerosissima dal punto di vista della produzione documentale – fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Risorse che, purtroppo, sappiamo già essere troppo esigue: a disposizione ci sono infatti 600 milioni di euro, sufficienti solo per 3 milioni di persone, ma gli indipendenti con un reddito sotto i 35mila euro l’anno sono almeno 3,4 milioni. Fino a 400mila lavoratori, dunque, ma forse anche di più, rischiano di essere esclusi da un sostegno che dovrebbe essere un loro diritto. Una stortura inammissibile per una categoria già ampiamente provata dalla crisi dovuta all’emergenza sanitaria prima e al caro-bollette poi.
Campagna di sensibilizzazione "Attenti alle porte!"
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Gent.mo Associato,
stiamo vivendo in un contesto emergenza climatica e di crisi di prezzi e forniture energetiche che rendono necessarie opportune misure di riduzione dei consumi.
Anche tu puoi essere attivo nella lotta ai cambiamenti climatici e dimostrare il tuo impegno reale per il futuro del pianeta con un semplice gesto.
Mantieni chiuse le porte di accesso ai tuoi locali interni quando sono attivi gli impianti di climatizzazione estiva o invernale e aderisci così all’iniziativa “Attenti alle porte”.
In questo modo contieni gli sprechi energetici, con un risparmio stimato tra il 30 e il 50%, e limiti l’emissione in atmosfera di inquinanti dannosi e gas serra. E per mostrare questo tuo impegno per il bene del pianeta, richiedi le vetrofanie(*) “Protocollo aria” e “Attenti alle porte “, da applicare sulle porte di accesso al tuo esercizio.
Per riceverle, compila il form online a questo link:
www.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=82291
(link alla pagina del portale del Comune dalla quale si accede al form, attivo a partire dal 1° settembre )
L’affissione delle vetrofanie dei marchi logo tipo “Protocollo Aria” e “Attenti alle porte” non comporta alcun tributo in quanto non è un’iniziativa commerciale, bensì una campagna di sensibilizzazione ad adottare comportamenti virtuosi che possono contribuire a migliorare il benessere di tutti, in città e non solo.
Il Comune di Verona, tra i promotori dell’iniziativa, e noi, come associazione di categoria, ci impegniamo a dare evidenza attraverso i nostri canali di comunicazione degli esercizi commerciali che aderiscono a questa proposta.
ZTL VERONA: Confesercenti pronta per un tavolo di confronto
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In merito alla revisione del piano della Ztl in centro a Verona, Confesercenti è concorde sulla necessità di aggiornare e migliorare tale gestione. “Non vorrei però che passassero in secondo piano altri aspetti imprescindibili – aggiunge Alessandro Torluccio, direttore generale di Confesercenti Verona - si pensi alla disciplina dei plateatici covid, la cui proroga scade col 30 settembre, alla mobilità sostenibile e ad azioni per migliorare il decoro e la gestione della raccolta dei rifiuti.” “La razionalizzazione degli stalli in Ztl, incalza Torluccio, va vista in un’ottica d’insieme, migliorando per esempio la mobilità sostenibile, puntando su una maggiore pulizia dei mezzi e su personale che parli più lingue. Nella questione dei plateatici si dovrebbero fornire certezze con autorizzazioni pluriennali agli imprenditori dei pubblici esercizi, in modo da consentire loro di fare investimenti per abbellirli, migliorando gli arredi, per esempio. Il tutto rispettando le legittime richieste dei residenti per un centro maggiormente vivibile, anche con l’estensione di zone pedonalizzate, come già successo con via Stella (ne siamo stati i promotori), accessibili anche a chi ha problemi di disabilità. Proprio per questo si chiede di incentivare i controlli per il rispetto delle regole, contro il degrado, le turbative della quiete pubblica e, in generale, della criminalità, perché un caso non possa essere usato contro l’intera categoria.”
Energia: maxi-bolletta da 11 miliardi in arrivo per le piccole imprese
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Senza un intervento immediato per attutire l’impatto degli aumenti di energia e gas, le piccole imprese di turismo e terziario si troveranno a pagare nei prossimi 12 mesi una maxi-bolletta da 11 miliardi di euro, circa 8 miliardi in più rispetto ai 12 mesi precedenti. Una stangata insostenibile, che rischia di mettere fuori mercato 90mila attività.
A lanciare l’allarme è Confesercenti che, sulla base delle tariffe attuali di luce e gas, ha calcolato l’aggravio dei costi che dovranno sostenere le imprese con meno di 20 dipendenti che operano nel turismo e negli altri comparti del terziario, dal commercio ai servizi.
A pagare la bolletta più salata saranno le imprese del comparto della ristorazione, che si troveranno a spendere – a parità di consumi – quasi 2 miliardi di euro in più (+1.944 milioni), mentre per i bar e le altre attività senza cucina l’aggravio sarebbe di poco più di un miliardo di euro (+1.045 milioni).
Di grande rilevanza anche l’impatto sulla ricettività alberghiera: per hotel, pensioni e alberghi di piccole dimensioni l’esborso aggiuntivo sarà di oltre 1,5 miliardi di euro (+1.575 milioni). Per i negozi di vicinato, invece, il caro-bollette costerà 912 milioni di euro in più, mentre l’aumento di spesa per i distributori carburanti italiani sarà di +436 milioni di euro in dodici mesi.
I rincari avranno un effetto negativo anche sui consumi. Bollette e inflazione stanno spingendo le famiglie a ridistribuire il budget, in un quadro condizionato dall’aumento delle spese fisse. La quota di spesa media mensile impegnata dalle spese di casa e dalle utenze (abitazione, acqua, elettricità e gas), passa dal 37,4% del 2021 al 38% del 2022, e anche l’incidenza della spesa per trasporti aumenta di 0,7 punti. A farne le spese sono praticamente tutte le altre voci, con diminuzioni registrate da bevande, abbigliamento e calzature, comunicazione, ricreazione, spettacoli e cultura, persino spese per la salute.
“Senza sostegni, il sistema delle piccole imprese rimarrà schiacciato dall’aumento di costi. Il governo in carica agisca utilizzando tutti i poteri di cui dispone”, commenta Patrizia De Luise, Presidente nazionale di Confesercenti. “Servono interventi mirati per le attività di minori dimensioni. Fino ad ora si è intervenuto soprattutto a favore delle imprese medio-grandi: il credito di imposta, ad esempio, è destinato solo ad utenze sopra i 16,5 kW di potenza. Occorre, invece, ampliarlo ed estenderlo anche alle piccole, prorogando gli interventi di sostegno almeno fino al 31 dicembre 2022; ma servono anche rateazioni lunghe per attutire lo shock. Al tempo stesso, bisogna spingere l’acceleratore sulla diversificazione delle fonti e favorire, a partire dalla leva fiscale, anche consorzi d’acquisto e produzione di energia pulita”.
Assoturismo-Confesesercenti Veneto: istanze delle imprese turistiche al nuovo Governo
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Il caro bollette è un ulteriore danno alle 34mila imprese venete del turismo (l'8% sul totale delle imprese venete) e le agevolazioni messe in campo dal Governo alleviano, solo in minima parte, gli effetti devastanti che un tale rincaro può avere sui conti delle aziende.
Per Assoturismo Veneto sarà necessario pertanto rivedere il credito d’imposta per gas ed energia elettrica aumentando le attuali percentuali troppo basse a fronte degli aumenti.
"Già in passato, del resto, avevamo avanzato la richiesta che i comparti del turismo potessero accedere alle stesse misure di sostegno delle imprese energivore - spiega Francesco Mattiazzo, Presidente Assoturismo Veneto - Ma tutto ciò non basta. Il credito d’imposta compensa, infatti, solo in parte l’aggravio della spesa energetica e interviene solo dopo aver pagato la bolletta maggiorata".
Insomma, per molte aziende potrebbe essere troppo tardi. Per Assoturismo Veneto, il settore del turismo va quindi sostenuto anche con ulteriori interventi sia di natura fiscale, ad esempio attraverso la riformulazione delle riduzioni IMU, sia con interventi diretti.
"Credo sia evidente poi che, al fine di evitare gli ulteriori rincari che ci attendono nell’ultimo trimestre, come annunciato da ARERA, sia urgentissima la revisione del PUN ovvero delle modalità su cui si forma il prezzo di acquisto dell'energia elettrica e accelerare sul Recovery Fund energetico europeo. Sono invece, personalmente abbastanza scettico sull’utilità di fissare un tetto al prezzo del gas ma, di fronte ad un'emergenza di tale natura anche un simile provvedimento, per un periodo limitato, potrebbe rivelarsi necessario".