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Buone Feste da Confesercenti Verona
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Il tradizionale appuntamento di scambio degli auguri tra tutti i collaboratori di Confesercenti Verona è stato l’occasione per salutare la collega Laura Catanese che dopo 38 anni e di attività va in pensione, a lei i nostri migliori auguri!!!
Progetto WELCOMEBLUE
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Confesercenti ha sottoscritto il protocollo del progetto WELCOMEBLUE valido per tutte le imprese del Comune di Verona, un progetto per sensibilizzare gli esercizi commerciali e artigiani, sul tema dell'autismo ed a mettere in atto accorgimenti per rendere fruibile e confortevole la permanenza delle persone affette da disturbo autistico all'interno degli stessi. Da questa mozione è nato un tavolo di lavoro con il Centro di riferimento Regionale per l’Autismo, nella persona del suo referente, il Dott. Leonardo Zoccante, e tutte le realtà commerciali ed associative interessate.
Il Protocollo di Intesa è stato firmato davanti alla stampa il 07/02/2020 fra il Comune di Verona (Assessorato al Commercio) e L’Azienda Universitaria Ospedaliera Integrata, l’U.L.S.S. 9, Centro Regionale per L’Autismo, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Casa-Artigiani, Aeroporto Valerio Catullo, Esselunga e Adigeo che sono i fondatori, coloro che per primi hanno creduto in questa iniziativa pilota, e che formeranno la Commissione Permanente Welcome Blue, che ha compito di divulgare il protocollo, e nel tempo di modificarlo ed integrarlo per renderlo sempre al passo con le necessità di una società che vede un numero importante e crescente di ragazzi e bambini autistici; motivo per cui è fondamentale adeguare la società e la città di Verona anche al codice comunicativo e di attitudine delle persone che vivono nello spettro.
Pertanto dopo l'interazione con il Dott. Leonardo Zoccante, responsabile del Centro Regionale per L'autismo, vi comunico che le due giornate informative aperte a tutti i commercianti ed esercenti di Verona saranno Lunedì 14 dicembre 2020 dalle ore 10.00 alle ore 12.30, e Giovedì 17 dicembre 2020 dalle ore 15.00 alle ore 17.30.
Gli eventi, che sono due mezze giornate fotocopia, per poter permettere agli interessati una maggior scelta ed organizzazione del loro tempo, così come da voi suggeritoci, si terranno su piattaforma webinar del Comune di Verona all'indirizzo https://meet.comune.verona.it/WELCOMEBLUE
Sicurezza, sistema gratuito per commercianti ed imprese del centro storico
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Sicurezza, un tema fondamentale nel panorama attuale! Locali chiusi alle 18, coprifuoco alle 22 e nella città svuotata di gente c'è chi se ne approfitta facendo man bassa. Per aiutare esercenti e commercianti a non essere vittime di furti e rapine in questo difficile momento, l'associazione culturale Supera, in partnership con CSA Security, ha messo a punto il progetto Sinecura Shield, presentato alla Fondazione Toniolo, che ha dato il patrocinio all'iniziativa insieme a Confcommercio e Confesercenti Verona.
“Quella di oggi è una dimostrazione di come fare sinergia tra varie realtà del territorio e tra pubblico e provato, porti risultati importanti in favore della nostra comunità – ha detto l’assessore al Commercio Nicolò Zavarise, che ha sostenuto la realizzazione del progetto. “Laddove il pubblico può trovarsi in difficoltà, l’aiuto dei privati diventa fondamentale per trovare soluzioni efficaci e veloci, specialmente in un panorama economico di grave crisi. Con questa opportunità, per cui è doveroso fare un plauso all’associazione culturale Supera e al partner CSA security, che mette a disposizione un dispositivo di sicurezza gratuito per tutti i pubblici esercizi della città che ne faranno richiesta, vogliamo garantire ai nostri imprenditori che hanno già sostenuto in questa annualità pesanti investimenti senza avere adeguati incassi, la possibilità di mettere in sicurezza senza ulteriore sforzo economico le proprie attività, oggi più che mai da salvaguardare e tutelare. Lo svuotamento delle città a causa delle continue restrizioni e il periodo invernale infatti, accentuano fisiologicamente il rischio di furti e pericoli. È quindi doveroso per chi amministra tenere un costante occhio vigile sulla città”.
La proposta è di metterlo a disposizione gratuitamente per i titolari di bar, ristoranti o negozi iscritti alle associazioni di categoria per i mesi di dicembre, gennaio e febbraio prossimi. «La gratuità è anomala, come del resto è anomala la pandemia che stiamo subendo», dice Luigi Alfieri, presidente CSA Security. «La nostra speranza, ovviamente, è che chi lo sperimenta ora continui a utilizzare il sistema. Ma l'urgenza è contribuire a stoppare la delinquenza e garantire la sicurezza.
«L'associazione culturale Supera ha tra i suoi obiettivi individuare partner che abbiano a cuore il bene della comunità, per reperire risorse o servizi utili», spiega Andrea Velardi, presidente dell'associazione e consigliere comunale. «Stiamo già pensando a progetti innovativi sul fronte della cultura, con la partecipazione attiva della città».
Anche il presidente della Fondazione Toniolo, don Renzo Beghini, ritiene che la sicurezza sia «un bene comune. Se ne avverte l'importanza quando non c'è, nei volti degli anziani che non sono tranquilli, o in quelli delle famiglie preoccupate. È un bene intangibile, ma che garantisce lo star bene di tutti».
Il progetto sbarcherà presto in commissione comunale sicurezza presieduta da Roberto Simeoni, che dice: «È già stata rimandata per garantire la presenza del sindaco e sarà dato spazio ai rappresentanti delle categorie». Paolo Artelio, presidente Fipe-Confcommercio e Silb-Fipe Verona e Alessandro Torluccio, direttore generale Confesercenti Verona, sono pronti a diffondere l'offerta tra i loro associati. «La promozione parte da dicembre, ci muoveremo in fretta. Il sistema Verona è anche questo».
Vedi il servizio TG Verona Telenuovo https://www.tgverona.it/pages/915387//attualita/commercianti_piu_sicuri.html
Credito, Confesercenti sul Sole 24ore: oltre 42mila attività a rischio default
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La presidente di Confesercenti interviene sulle nuove regole UE sui pagamenti arretrati in vigore dal prossimo 1 gennaio
Nuove regole europee sul default in vigore dal 1° gennaio. La presidente di Confesercenti Patrizia De Luise ha lanciato l’allarme sulle pagine del Sole 24ore in un articolo che riportiamo di seguito: «A gennaio oltre 42mila attività saranno a rischio default».
Una spada di Damocle per migliaia di piccole attività del commercio, industria, artigianato e servizi. «Le nuove regole europee sul default rischiano di mandare in tilt il sistema del credito italiano – rimarca la presidente – e in un momento di grave difficolta potrebbero contribuire a spingere migliaia di attività verso i finanziamenti illegali».
Dal 1° gennaio basterà un arretrato di oltre 90 giorni, superiore all’1% dell’esposizione totale verso l’istituto di credito – anche se di soli 100 euro – per far classificare l’impresa in default. E gli istituti peggiorano automaticamente la posizione dei creditori.
«Una stretta che verrà avvertita ancora di più per la prevista fine delle moratorie, per ora fissata al 30 gennaio. Già oggi, calcoliamo che 15mila imprese resistano solo perché protette dalle varie misure varate per contrastare gli effetti negativi della crisi – precisa De Luise -. In altre parole, in mancanza di tali sostegni – dalle moratorie ai crediti garantiti – queste 15mila imprese si troverebbero già adesso in sofferenza, a prescindere dai cambiamenti normativi. Con l’arrivo delle nuove soglie, stimiamo che il numero di imprese in sofferenza potrebbe quasi triplicare, soprattutto se come sembra presumibile lo stato d’emergenza economico-sanitaria dovesse protrarsi, causando un periodo di stagnazione o recessione anche nel primo trimestre 2021».
Uno scenario che rischia di spalancare le porte ai canali alternativi di accesso alla liquidità e all’usura. «L’aumento delle infiltrazioni criminali nel tessuto produttivo è un rischio molto concreto. Avvertiamo, in alcuni territori, segnali preoccupanti in questa direzione. Per disinnescare questa situazione potenzialmente esplosiva, è necessario prorogare i sostegni e le moratorie oltre a un immediato intervento pubblico di patrimonializzazione dei confidi», avverte Patrizia De Luise che chiede al Governo interventi di sostegno a favore delle imprese.
«Il Dl Liquidità di aprile aveva previsto la possibilità di imputare al fondo consortile, al capitale sociale o a una apposita riserva i fondi rischi e gli altri fondi o riserve patrimoniali costituite da contributi pubblici. Una misura virtuosa approvata dal Parlamento, che consente di attribuire le risorse al patrimonio netto dei Confidi, anche ai fini di vigilanza, ma che rimane lettera morta. Ad oggi, nonostante i numerosi solleciti, non risulta avviato il processo di notifica alla Commissione Europea da parte dei ministeri competenti». Una situazione di stallo che stoppa ogni chance d’intervento. «Non capiamo come in questa situazione si possa congelare così una norma di legge che agevolerebbe l’accesso ai finanziamenti delle Pmi, sottoposte attualmente a enormi sacrifici» si chiede la presidente che ha scritto al premier Conte proprio per chiedere chiarimenti. Una possibile soluzione arriverebbe dai Confidi che potrebbero dare una boccata d’ossigeno e di liquidità alle aziende.
Imprese: Confesercenti, dalle piattaforme on line parte l’attacco agli acquisti di Natale
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Promozioni senza regole alterano equilibri di mercato e mettono a rischio i negozi di vicinato, già provati da crisi e lockdown. Serve piattaforma digitale del commercio italiano
Tra Prime Day e Black Friday, dal web sta partendo un piano di promozioni che rischia di “soffiare” gli acquisti di Natale alle altre forme distributive, con la concreta possibilità di infliggere un ulteriore colpo ai negozi. Attività di vicinato che vivono nella rinnovata incertezza di cadere in un altro lockdown e che stentano ad uscire da un anno drammatico con un -12,7% per le vendite nei primi 8 mesi e una previsione di circa -3 miliardi di euro su tutto il 2020.
Così Confesercenti in una nota.
Nel dettaglio è Amazon a lanciare i Prime Day, e tra poco sarà la volta del Black Friday, offerte ormai senza regole e promosse da chi ha di fatto una posizione dominante nell’e-commerce e risorse per campagne pubblicitarie di dimensioni mai viste in Italia. Inoltre le piattaforme che operano nell’on line godono notoriamente di condizioni agevolate per quanto riguarda la tassazione e drenano importanti risorse e ricchezza al nostro Paese.
Si tratta di una concorrenza che, seppure formalmente lecita, altera gli equilibri di mercato. Una lotta impari che la distribuzione italiana, già provata da crisi e lockdown, difficilmente riuscirà a sostenere. C’è il serio rischio che venga meno la pluralità delle offerte, cosa che tutela i consumatori e che in un mercato sano ed evoluto dovrebbe essere garantita dallo Stato. Come già presentato al ministro Patuanelli, è necessario intervenire con i fondi del Recovery Fund per la creazione di una piattaforma digitale dedicata al retail del made in Italy, costruita e gestita direttamente dal commercio italiano, che metta gli esercizi di vicinato in condizione di concorrere con i colossi del web internazionale e consenta di salvaguardare il nostro tessuto economico. Si apra un tavolo di confronto al MISE per rivedere le regole sulle promozioni e l’Autorità Garante accenda un faro sulle vendite on line.
Servono nuove norme sulle promozioni on line: in Francia se ne sono già accorti chiedendo l’abolizione del black friday con una proposta di legge. Noi cosa aspettiamo? Le saracinesche dei negozi delle nostre città si stanno abbassando, sempre più spesso in via definitiva, con il risultato di avere quartieri ogni giorno più deserti, privi di quei presidi sociali e di sicurezza che sono le attività di vicinato. È in gioco il nostro patrimonio di piccoli imprenditori del commercio, imprenditori che hanno fatto ricche e affascinanti le nostre città.