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Confesercenti, sanzioni inopportune, inique per le piccole imprese
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L’introduzione di sanzioni per chi non accetta pagamenti ‘di qualsiasi importo’ con carta e bancomat è un provvedimento inopportuno e iniquo per le imprese più piccole, per le quali il costo della moneta elettronica – soprattutto sulle transazioni di importo ridotto – è già molto elevato: circa 772 milioni di euro l’anno, fra commissioni e acquisto/comodato del dispositivo.
Così Confesercenti.
Con le sanzioni non si limita dunque solo la libertà d’impresa, ma si introduce un ulteriore aggravio, visto che le attività saranno ora costrette ad accettare pagamenti via POS anche quando i costi sono eccessivi. Molte realtà del commercio e dei servizi, infatti, sono caratterizzate da margini molto stretti, che rischiano di essere fortemente ridotti o addirittura azzerati dal costo delle commissioni.
Per queste imprese, l’introduzione di sanzioni sembra un vero e proprio accanimento. Oltretutto poco utile alla causa della moneta elettronica, la cui adozione continua da anni a crescere ininterrottamente: tra il 2014 ed il 2021, anche senza multe, i POS nelle imprese sono più che raddoppiati, passando da 1,8 a 4,1 milioni.
Una rivoluzione sostenuta a proprie spese dalle imprese, che hanno accettato aggravi importanti, con un costo medio legato all’utilizzo del POS compreso fra l’1% della transazione per i POS fissi e il 2,7% per i POS cordless di ultima generazione. Si tratta inoltre di un costo con natura regressiva, che tende ad aumentare al ridursi delle dimensioni dell’esercizio. In termini assoluti, il costo per l’esercente arriva fino a 1081 euro, a seconda del tipo di dispositivo utilizzato e del relativo contratto, oltre che del volume delle transazioni.
Confesercenti è favorevole ad incentivare la moneta elettronica: un vantaggio per tutti, visti i rischi di sicurezza derivanti dalla gestione del contante. La strada da percorrere, però, non è quella dell’imposizione, ma della riduzione delle commissioni applicate per l’accettazione di carte di credito e di debito, che dovrebbero essere azzerate per importi fino a 50 euro. Va promossa, allo stesso tempo, la competizione tra carte di credito e di debito e i sistemi di pagamento tecnologicamente più evoluti, come quelli next-gen, il cui costo di utilizzo per gli esercenti è già oggi notevolmente inferiore, ma che rimangono ingiustamente esclusi dal provvedimento.
Fonte Confesercenti nazionale
Prevenzione, controllo e sicurezza nel progetto Smart City di Confesercenti
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La città di Verona è sempre più smart city con l'installazione di 20 nuove telecamere a cura di Confesercenti Verona. Le telecamere di video-sorveglianza saranno installate sui totem digitali informativi installati in città e nei quartieri e saranno a disposizione della Polizia Locale. Presenti questa mattina in Piazza Cittadella alla conferenza stampa il sindaco Federico Sboarina con l'assessore al commercio Nicolò Zavarise accompagnati dal direttore generale Alessandro Torluccio e Costantino Mazzabò di Confesercenti Verona. "Fare squadra con l'amministrazione locale, le associazioni di categoria e le aziende porta benefici comuni e una ricaduta in termini di risparmio, sicurezza e prevenzione a favore di tutti" queste le dichiarazioni del dg di Confesercenti Verona Torluccio.
La carica dei 100mila a Le Piazze dei Sapori
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Confermata manifestazione di aggancio del turismo di prossimità, oltre 100mila i visitatori nella quattro giorni di evento.
Bilancio positivo per la ventesima edizione de Le Piazze dei Sapori, la manifestazione enogastronomica organizzata da Confesercenti Verona con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, dall’Ente Nazionale del Turismo Italiano ENIT, dalla Regione Veneto, Provincia di Verona e Comune di Verona con il contributo della Camera di Commercio di Verona in piazza Bra dal 5 all’8 maggio.
Gli oltre 50 operatori, provenienti da tutta Italia, hanno proposto le eccellenze alimentari di ciascuna regione al folto pubblico che ha molto apprezzato la kermesse senza farsi spaventare dal tempo incerto.
«Siamo assolutamente soddisfatti, - sostiene Alessandro Torluccio, coordinatore dell’evento e direttore generale di Confesercenti Verona - Le Piazze dei Sapori ha confermato la sua capacità di attirare l’attenzione del pubblico, oltre 100 mila le visite. Si sono rivisti i turisti stranieri di medio raggio, ma principalmente abbiamo goduto del turismo di prossimità. Tante infatti sono le presenze di visitatori italiani provenienti soprattutto dalle regioni limitrofe. Nella quattro giorni della rassegna, infatti, sono aumentate rispetto al passato le presenze dei turisti italiani, alla scoperta delle eccellenze alimentari, dei migliori vini e dei piatti tipici regionali italiani. Sinergie con il territorio, grazie alla collaborazione con Coldiretti per la promozione dei prodotti attraverso dei laboratori del gusto all’interno del mercato coperto di Campagna Amica nel quartiere Filippini. Ma il risvolto positivo c’è stato anche per le attività del Liston e di Via Roma, i tavolini nel weekend sono stati presi d’assalto dai visitatori, questa è la conferma che eventi di rilievo fanno bene al tessuto economico della nostra città»
«Questa è stata un’edizione importante, – aggiunge Paolo Bissoli, presidente di Confesercenti Verona – molti sono stati gli eventi collaterali organizzati per far partecipare l’intero tessuto economico cittadino e hanno contribuito al successo di questa ventesima edizione. Volevamo ringraziare in particolar modo l’amministrazione comunale di Verona, gli operatori che continuano a credere in questa manifestazione e tutte le persone che a vario titolo hanno portato il loro contribuito alla riuscita di questo importante evento».
«Nei quattro giorni della rassegna, lo stand infopoint ha esaurito anzitempo le brochure di promozione dei ristoranti tipici riconosciuti dal Comune di Verona che invitavano i visitatori a scegliere di mangiare tipico indicando con mappa dove poterlo fare. Importante anche la cifra che Confesercenti ha raccolto per 800 Sorrisi APS, con trucca-bimbi e zucchero filato si è potuto erogare un contributo a favore di progetti per i bambini delle oncologie pediatriche» afferma dall’ufficio eventi di Confesercenti Fabio Vecchia.
Al teatro Ristori tutto esaurito per l’evento “Venti portati di Gusto” una serata per festeggiare i vent’anni della manifestazione e che ha visto esibirsi sul palcoscenico importanti artisti veronesi: per il teatro Casa Shakespeare, per il canto la giovanissima Chiara Tadiello, per il balletto Vanessa Gherbavaz, al pianoforte Alberto Masetto e per la giocoleria Giovanni Gaole. Ha condotto la serata Angela Booloni. Sono stati inoltre dati riconoscimenti a tutte le imprese, associazioni e partner istituzionali che hanno nei vent’anni supportato l’evento. Il comune di Verona è stato premiato proprio per il percorso ventennale fatto insieme e per aver creduto nello stesso.
Le tante persone arrivate in città per le Piazze dei Sapori confermano la popolarità della manifestazione che da vent’anni fa di Verona la vetrina dell’eccellenza culinaria italiana e scaligera – ha detto il sindaco Federico Sboarina -. Un grande attrattore che ha portato nel cuore di Verona turisti e visitatori, a vantaggio di tutta l’economia cittadina. Tornare a rivedere le nostre manifestazioni tradizionali è ciò a cui abbiamo lavorato dal 2020, l'appuntamento di Confesercenti è una di queste e i dati di bilancio ne confermano la bontà. Il ventennale è stato festeggiato con qualche novità per una edizione che ha saputo sposarsi, in sicurezza e con stile, alle altre attività di piazza Bra come gli spettacoli in Arena. Il successo di questa edizione promette bene per il futuro”.
“L’Amministrazione di Verona è orgogliosa di aver ospitato un evento così importante come il ventennale de “Le Piazze dei Sapori” – sottolinea l’assessore al Commercio Nicolò Zavarise – ormai diventato un vero e proprio format che ogni hanno porta alla città rilevanti numeri in termini di turismo e indotto economico. Alla valorizzazione e alla promozione delle produzioni tipiche si è associato un importante aspetto culturale che unisce l’enogastronomia alla diffusione della conoscenza delle eccellenze e delle unicità delle nostre aziende, incentivando sempre di più a fare impresa all’insegna della tipicità dei nostri prodotti”.
Grazie alla collaborazione con Verona Social, si è parlato molto di Verona online, l’evento è stato trasmesso con dirette e stories sui canali social instagram e facebook, quasi 150 mila persone raggiunte di copertura e 8.348 storie geolocalizzate. Inoltre erano presenti diversi creator da tutta Italia con un totale di 6 milioni di followers e due blogger che hanno recensito le singole aziende presenti alla quattro giorni.
Un’edizione che fa ben sperare al rilancio della nostra città e che vedrà Confesercenti impegnata su questo fronte al fianco delle imprese per cercare di tornare ai numeri importanti che la nostra città aveva pre-pandemia.
Guardiano del Gusto 2022: vince Stringhetto
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Il riconoscimento di Confesercenti va quest’anno all’impresa Stringhetto Fabrizio srl per le loro confetture “Tuttafrutta” e le “Spalmabili al cioccolato”.
Stringhetto Fabrizio srl di Legnago, in provincia di Verona, si aggiudica il premio «Guardiano del Gusto» 2022, riconoscimento assegnato dalla Confesercenti Verona all’azienda che più ha saputo mantenere vive le tradizioni culturali ed eno-gastronomiche del territorio attraverso i propri prodotti. Il concorso, giunto alla sua sedicesima edizione e inserito nella manifestazione Le Piazze dei Sapori che quest’anno compiono 20 anni, si è svolto con la visita tecnica nella sede dell’azienda e successivamente premiato ai piedi dell’arena di Verona in Piazza Bra. A determinare il vincitore è stato il voto della giuria tecnica, che a seguito di molte segnalazioni, ha deciso di inviare il coordinatore del progetto, il dott. Alessandro Torluccio, per una prima valutazione. E’ stato votato tra quelli proposti che rispecchiava maggiormente i criteri di qualità e tradizione che il premio persegue: «Come ogni anno dal 2004 ad oggi ci impegniamo per far emergere queste piccole imprese che sono delle eccellenze, con prodotti di altissima qualità – ha commentato il direttore di Confesercenti, l’associazione di categoria organizzatrice dell’evento – Il nostro auspicio è che questo premio possa essere il trampolino di lancio per espandere mercati ed emergere nel panorama enogastronomico italiano ed europeo».
Anche due menzioni a due aziende giovani che hanno intrapreso la loro attività di promozione e vendita di prodotti tipici: la ligure Danila Lami che propone la focaccia e il pesto genovese DOP abbinato ai testatori artigianali e Michele Pilotto, giovane vent’ottenne sardo che vive in un paesino di 2000 abitanti vicino a Nuoro che pone in vendita i formaggi tipici sardi del caseificio che da due generazioni gestisce lo zio, il caseificio Miliacru.
A premiare le imprese l’assessore alle attività produttive del Comune di Verona Nicolò Zavarise, accompagnati dai dirigenti di Confesercenti, il Presidente Paolo Bissoli, i vice presidenti Alex Camara e Fabio Ferrai e il direttore generale Alessandro Torluccio.
Stringhetto succede al Caseificio San Faustino di Cividate Camuno, un piccolo Comune in Val Camonica (Brescia), vincitore con i suoi formaggi cremosi di capra con crosta fiorita.
La storia della Stringhetto coincide con la storia di una famiglia, di un padre, Fabrizio, un ragazzo cresciuto in campagna a stretto contatto con la terra. Un ragazzo che presto si fa uomo creando dal nulla un’impresa che si occupa di commercio al dettaglio e all’ingrosso di frutta e verdura. Sono anni di costruzione, di duro lavoro, di sveglie che suonano alle tre del mattino. Gli anni passano e Fabrizio, accanto ad Antonella, divenuta nel frattempo moglie e insostituibile compagna di lavoro, fa crescere il suo sogno di impresa e con esso nascono e crescono i figli Cristian, Stefano e Luca. Sarà proprio uno di loro, Stefano, il motore del cambiamento di questa impresa che da azienda commerciale si trasforma in un centro produttivo. Ha appena 18 anni quando nel 2000, da autodidatta, si cimenta nella produzione delle prime marmellate. Lo studio, l’applicazione e la perseveranza lo porteranno a sviluppare una linea di preparati a base di frutta unici nel loro genere perché realizzati senza pectina aggiunta né addensanti. La voglia di sviluppare e crescere fa parte dell’essenza di questa azienda che nel 2006 arricchisce la sua offerta cimentandosi nella produzione di Creme Spalmabili, Cremini e Tartufi disponibili in diversi gusti e formati, sempre con il pallino della qualità. Oggi la Stringhetto è diventata centro specializzato nella produzione di preparati a base di frutta e cioccolato, ricevendo anche premi nazionali: la Tuttafrutta di fragola premiata dal gambero rosso nel 2020, la spalmabile fondente e caffè che ha ricevuto il platinum award in occasione del Merano Wine festival 2021, e da ultimo il riconoscimento della Compagnia del Cioccolato che ha inserito il Cremino Classico Stringhetto fra i primi 5 cremini migliori d’Italia nell’ambito del premio Tavoletta d’oro 2022.
«Siamo molto orgogliosi di aver ricevuto questo riconoscimento – ha commentato Fabrizio Stringhetto – essendo storici espositori de Le piazze dei Sapori. Per 40 anni abbiamo sempre lavorato al servizio della qualità». Prosegue «Il 2022 per noi rappresenta un nuovo inizio perché abbiamo una nuova sede, una superficie coperta di 3000 mq, uno spazio ideale per crescere e concretizzare nuovi progetti sempre all’insegna del gusto e della qualità».
Paolo Bissoli – presidente di Confesercenti: «la motivazione che ha portato alla scelta di questa azienda è l’aver saldamente ancorato le tradizioni dei nobili prodotti dei territori, proiettandosi nel futuro dell’innovazione del gusto».
L’azienda Stringhetto Fabrizio srl potrà per un anno intero inserire il logo Guardiani del Gusto in tutto il suo materiale promozionale, oltre a ricevere la targa premio e godere del lancio promozionale de Le Piazze dei Sapori: «L’evento, che si è tenuto a Verona in Piazza Bra ai piedi dell’arena dal 5 all’8 maggio scorso, richiama ogni anno migliaia di visitatori, circa 100 mila quest’anno, prevederà un posto d’onore all’interno della piazza nell’edizione 2023 dove potrà far conoscere il proprio prodotto ai turisti» ha commentato Fabio Vecchia, dell’area eventi dell’associazione scaligera.
Contributi a fondo perduto per le attività del commercio al dettaglio
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Dal 3 maggio, dalle ore 12,00, partono i termini per presentare domanda di accesso ai sostegni per il commercio al dettaglio. L’ultimo giorno sarà il 24 maggio entro le h. 12,00. E’ quel che prevede il decreto della Direzione generale incentivi del ministero dello Sviluppo economico che fissa anche modalità di trasmissione delle domande e di concessione delle agevolazioni previste dal decreto 4/2022 (“Sostegni ter”).
E’ quanto stabilisce il Ministero dello sviluppo economico che rende operativo il Fondo dedicato al rilancio delle attività economiche di commercio al dettaglio, identificate da specifici codici ATECO, con il quale vengono messi a disposizione 200 milioni di euro per l’anno 2022.
Il requisito di base per le imprese per accedere al beneficio è aver maturato ricavi nel 2019 non superiori a 2 milioni di euro e poi una riduzione del fatturato nel 2021 non inferiore al trenta per cento rispetto al 2019.
L’ammontare del contributo è differenziato in tre fasce, commisurate ad una percentuale variabile pari alla differenza tra l’ammontare medio mensile dei ricavi relativi al periodo d’imposta 2021 e l’ammontare medio mensile dei medesimi ricavi riferiti al periodo d’imposta 2019.
L’importo del contributo può essere ridotto per rispettare la disciplina sugli aiuti di Stato e anche qualora la dotazione finanziaria del fondo non sia sufficiente a soddisfare la richiesta di tutte le imprese aventi diritto.
I contributi non saranno concessi in base all’ordine temporale di presentazione delle domande; non si tratta di un “click day”. Se le risorse non risulteranno sufficienti in rapporto alle domande ammissibili, il ministero dello Sviluppo ridurrà in modo proporzionale il contributo, tenendo conto delle diverse fasce di ricavi. L’importo del ristoro può essere ridotto anche per garantire il rispetto della normativa in materia di aiuti di Stato e le agevolazioni sono cumulabili con altri aiuti nei limiti del Quadro temporaneo.
Ogni impresa potrà presentare un’unica domanda ed esclusivamente online attraverso la procedura informatica disponibile sul sito del ministero dello Sviluppo Economico (www.mise.gov.it). Nel caso in cui l’impresa, sulla base delle informazioni del Registro delle imprese, non risulterà in possesso dei requisiti la procedura informatica non consentirà il completamento della domanda.
Questi i 15 Codici Ateco che identificano i settori ammessi: (47.19, 47.30, 47.43 e tutte le attività dei gruppi 47.5 e 47.6, 47.71, 47.72, 47.75, 47.76, 47.77, 47.78, 47.79, 47.82, 47.89 e 47.99).
Le imprese che si avvalgono del nostro servizio contabile e fiscale e che ne avranno diritto, saranno contattate dai nostri consulenti, per la predisposizione della domanda.